sabato 26 gennaio 2013

1a puntata: LA DEVASTAZIONE DELL'OASI DEL CASALE. RESPONSABILITA' DI CHI?

"BARACCA TOWN", SORGE LADDOVE UN'OASI NATURALE BOSCHIVA E' STATA LETTERALMENTE RASA AL SUOLO. SI COMINCIA AD INVESTIGARE.

Un famoso gangster, Bugsy Siegel, nel 1946, dopo avere avuto una visione, immaginiamo differente da quella che ebbe Saul, sulla via di Damasco, costruì in pieno deserto del Nevada, un hotel con il casinò denominato "Flamingo", che diede di fatto il via alla costruzione della metropoli del divertimento che oggi conosciamo come Las Vegas.
Insomma....grazie ad un gangster il deserto partorì una delle più incredibili città del mondo, nel suo genere ovviamente.
Chissà, se hanno avuto più o meno lo stesso tipo di visione, gli amministratori locali, appoggiati da politici di ben altro cabotaggio, sebbene deposti di recente dal ruolo di sovrani della provincia. Una visione grazie alla quale, un'area "non desertica", tutt'altro, una vera e propria oasi boschiva, è stata devastata, distrutta e rasa al suolo, per costruire una sorta di baraccopoli, senza verde, senza servizi igienici, senza rispetto ambientale, abusiva, in quanto costruita nel greto del fiume Gela, quasi a ridosso degli argini nei quali il fiume è oggi contenuto, ma sempre e comunque con grande rischio idrogeologico, come quello che avvenne nel '92.
Cosa hanno "visionato" i nostri talentuosi amministratori, dal 2006 ad oggi, (e quindi si chiamano in causa l'amministrazione Prestifilippo e l'attuale amministrazione Nigrelli), ci piacerebbe saperlo.
Per realizzare "Baracca Town", una sorta di lager, sito in uno spiazzo già polveroso d'inverno, e quindi non oso immaginare d'estate, quando il tipico vento del primo pomeriggio, imbiancherà baracche, turisti ed i poveri commercianti, rendendoli simili a figure spettrali, dai lenti movimenti da zombie, sopravvissuti ad una catastrofe nucleare. 
I turisti mentre cercano di scappare verso gli autobus chiusi, e con l'aria condizionata, maledicendo il momento in cui ebbero presa la decisione di venire in questa amena località (insomma...se sopravvivono alla visita della villa, li finiamo definitivamente nell'area commerciale).
Gli artigiani ed i commercianti, invece, mentre ormai rassegnati al crudele destino di avere associato la propria esistenza ai destini della nostra cara Piazza Armerina.
Racconteremo, in varie puntate, man mano riusciremo ad approfondire gli argomenti, grazie a testimonianze, reperimento documentale e quant'altro, una storia in cui si parlerà di un progetto iniziale, molto bello, poi variato per la troppa vicinanza all'argine, e di una successiva variante, non controllata da nessuno e da nessuno discussa che ha portato l'area commerciale li dove adesso si trova. Parleremo di un sito archeologico, che di antico ha solo poche pietre, che è stato usato come pretesto per allontanare quest'area commerciale dal Bar Ristorante Imperial, non si sà per quali motivi e per la convenienza di chi.... Si parlerà di una ulteriore richiesta di denaro, 300 mila euro concessa dall'amministrazione regionale Cuffaro, in quanto i 6 milioni e 250 mila euro, stanziati erano finiti (cavolo....6 milioni di sbancamento non li avranno spesi nemmeno per ETNAPOLIS, o per l'OUTLET Village), per l'acquisto delle baracche, ad un costo di circa il 50% in più, rispetto a quello che chiunque di noi avrebbe speso per acquistare dette baracche, per farci un deposito degli attrezzi in campagna. Non considerando che ognuno di noi le avrebbe acquistate con impianto elettrico, idraulico, e climatizzazione. Invece, quelle attualmente montate, sembra non abbiano avuto nulla di tutto questo.
Dove sono finiti i soldi??? Chi ha assegnato una progettazione del verde, che mi viene da ridere solo a chiamarla così....guardate il video. L'ingegneria del verde vi strabilierà. Alberi, piante, panchine, fontanelle, area giochi per i bimbi.... niente di tutto questo. Un vero incubo a cielo aperto. DOVE SONO FINITI I SOLDI? CHI LI HA PRESI? COME SONO STATI SPESI?
Si parlerà di un ponticello fatto per aggirare una certa area e farci transitare i camion. Decine di migliaia di euro spesi inutilmente, in quanto mai utilizzato, perchè poi mancava la strada di raccordo.
Parleremo di scarichi non depurati, dalle latrine direttamente nel fiume, che scorre a poche decine di metri da Baracca Town. Immaginate caldo, polvere, tanfo di liquami e di sera anche zanzare assatanate.
Parleremo di inchieste insabbiate, prefetti trasferiti, amicizie pericolose di molti intellettuali "colti", locali e non. Parleremo di computi e preventivi, non controllati e non rispettati.
Io farò ufficiale richiesta, mi auguro appoggiata da tantissimi cittadini, ai nostri deputati Antonio Venturino e Luisa Lantieri, affinchè si facciano promotori di una interrogazione parlamentare, per istituire una commissione d'inchiesta regionale, per scoprire cosa c'è sotto questo scandalo alla luc del sole. Che è stato possibile solo grazie alla connivenza degli amministratori, e purtroppo di noi cittadini. Che non ci informiamo. Se ci informiamo stiamo zitti e non denunciamo.
Dicono che Crocetta sia per la LEGALITA' AD OLTRANZA?? VEDREMO. 
SI SI....NE VEDREMO DELLE BELLE AMICI LETTORI, E SARA' UN PIACERE. 

venerdì 25 gennaio 2013

MONTI: UN PO' DEL MIO CURRICULUM

Un sicario della Finanza. Questo è uno degli aggettivi più frequenti, utilizzati per il massone Mario Monti.

Cosa faceva il sicario finanziario Mario Monti prima che fosse messo in condizioni fare il peggio per il nostro Paese?

Questa domanda se l'è fatta l'Opinione Pubblica, attraverso i media, subito dopo il suo insediamento a Capo del suo governo "tecnico" e quello che i media hanno reso pubblico, ha spinto lo stesso Capo di Stelle sopra ritratto a dichiarare di aver dato le dimissioni da una serie di cariche da capogiro:

  • Presidente dell'Università Bocconi di Milano (meno male: li si formano i nostri migliori economisti e visti i loro risultati di questi ultimi anni, meglio che si sia dimesso)
  • Membro Permanente del Comitato Direttivo del Club Bilderberg
  • Presidente del think thank Bruegel
  • Presidente Europeo della Commissione Trilaterale
  • Consulente della Goldman Sachs
Certo, aver fatto parte di organizzazioni come il Club Bilderbeg, la Trilaterale e la Goldman Sachs non fa certo onore al capodistelle in quanto le prime due sono organizzazioni criminalmente mondialiste mentre la banca ebraico-statunitense, non ultima nell'elenco, dal punto di vista finanziario è semplicemente proprietaria del nostro Paese: in tutti i casi, quindi, si tratta di organizzazioni che fino ad ora, salvo prove contrarie, hanno lavorato per smembrare e fagocitare il nostro Paese e non certo per aiutarlo.

Ma uno può anche ravvedersi, d'altronde lui sarebbe italiano, anche se incapace di concludere un discorso nella nostra lingua ed indottrinato nell'università di Yale, sede della loggia massonica più potente del mondo, la Skull and Bones.

Ma lasciamo stare il suo torbido passato, del resto un sacco di brava gente di oggi ha scheletri nell'armadio, anche se non tutti così ingombranti... .
Chiediamoci se oggi, oltre a lavorare coscientemente sotto gli occhi di tutti (non voglio credere che si tratti di uno stupido ed incapace) per la distruzione mirata e consapevole del nostro Paese, riveste ancora qualche carica sospetta e disonorevole.
Ed ecco che scopriamo che è tuttora membro del board diMoody's...
 "Proprio la società di rating che ha recentementedeclassato l’Italia, aumentando la sfiducia dei mercati nel nostro paese e acuendo gli effetti della crisi.
Esattamente quella società inquisita dalla Procura di Bari e Roma per aggiotaggio e rilevazione di notizie riservate. In pratica le viene imputato il reato di aver “attaccato” l’Italia in modo sconsiderato.
Moody's inoltre, é la stessa agenzia di rating che dava una tripla A alle azioni Parmalat fino a poche ore prima del crack, coprendo subdolamente le banche che non smisero di speculare su tutti quei risparmiatori che erano all’oscuro del falso in bilancio che ci stava dietro. Banche come laGoldman Sachs (per le speculazioni ad alto rischio ai danni dei risparmiatori, sul gruppo bancario, pendono infatti diverse inchieste giudiziarie internazionali: vedi scandalo dei bond argentini e delle ipoteche sugli immobili in America"
Come se non bastasse, risulta anche membro del board della Coca-Cola, una delle majors mondiali notoriamente priva di senso etico, una vera associazione criminale al cui soldo figurano non solo loschi figuri come capodistelle ma anche più prosaiche bande di mercenari armati.

Beh, questo è Mario Monti, simpaticamente parlando, un bel pezzo di merda.
Al suo confronto, Prodi è un dilettante e Berlusconi un santo.
Non è un caso che in pochi mesi sia riuscito ad assestare il colpo di grazia alla nostra economia ed agli imprenditori che nonostante tutto non si erano ancora suicidati prima del suo arrivo al governo.
Solo la sua faccia di bronzo liquido gli ha recentemente permesso di dichiarare che se ci sono così tanti suicidi, è colpa dei governi precedenti: nessun governo precedente era riuscito a distruggere il mercato immobiliare e ad aumentare il Debito Pubblico come ha fatto lui.
Ripeto: i governi precedenti, a cominciare dal suo fratello massone Prodi (non a caso, anch'esso al soldo della Goldman Sachs) non ci hanno certo aiutato smantellando le industrie nazionali e svendendole ai peggiori offerenti, spesso, guarda un po', stranieri di etnia anglosassone, ma è solo "grazie" a lui che gli imprenditori che lo hanno fatto hanno trovato le vere motivazioni per farla finita.
Che i loro spiriti tormentino i suoi sonni per l'eternità, visto che probabilmente non ha una coscienza da poter tormentare.

Se non c'è di meglio (ma per fortuna ci sarebbe) ridateci Berlusconi, almeno è più simpatico.

Case, strade e capannoni: l’Italia è in ginocchio con i piedi nel cemento

Baia Sistiana (Trieste): previsti due villaggi residenziali, alberghi, ristoranti, 11 bar, 5 piscine, 97 posti barca, posteggi per 800 auto, centro benessere di 4 mila metri quadri (Sette Green/Antolino)

In 15 anni è stata asfaltata un’area agricola grande come Lazio e Abruzzo messi insieme. Siamo i primi a produrre cemento e gli ultimi a saperlo riciclare.

Bel Paese? Mica tanto. L’Italia, più che sul lavoro, è diventata una Repubblica fondata sul cemento. E lì rischia di restare, con i piedi piantati nell’asfalto di un territorio sempre più urbanizzato, brutto e, per giunta, pericoloso. Non è una storia nuova, anzi, e proprio il fatto che risalga a tempi lontani la rende ancora più inquietante. «Non so, non so perché, perché continuano a costruire le case e non lasciano l’erba», cantava il “ragazzo della via Gluck” di Celentano nel 1966 e, alla fine, si chiedeva «se andiamo avanti così, chissà come si farà, chissà...».

SCAVIAMO COME TALPE - Quasi mezzo secolo dopo, produciamo cemento come nessun altro: una media di 565 chilogrammi per cittadino, di fronte a una media europea di 404. Per «vantare» questo primato ci servono quantità mostruose di sabbia, ghiaia e pietrisco, i cosiddetti «materiali inerti» con cui si realizza il cemento. Quindi scaviamo come talpe instancabili, deturpando il territorio: nel 2010 c’erano 5.736 cave attive e 13 mila dismesse, che al di là dell’ufficialità salivano a un numero non quantificabile, visto che molte Regioni italiane non le censiscono nemmeno, come risulta dall’ultimo studio sull’attività estrattiva di Legambiente. Le imprese del settore, vendendo sabbia e ghiaia, ricavano circa 1 miliardo e 115 milioni di euro all’anno, mentre nelle casse pubbliche, in cambio delle concessioni per le cave, entrano meno di 45 milioni. Sembra «materiale inerte» anche lo Stato, visto che la tassazione media sull’attività estrattiva è all’incirca del 4% e ci sono regioni come Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, dove si cava senza pagare un euro. In Inghilterra, tanto per fare un esempio, si paga il 20%.
SOLUZIONE - Per scavare e devastare di meno un sistema esiste, e negli altri Paesi europei lo si utilizza: si recuperano i materiali dalle costruzioni e dalle demolizioni, piccoli o enormi che siano. Nei Paesi Bassi il quantitativo di materiale edile riciclato è del 95,1%, in Danimarca il 94,9%, in Belgio il 90%, in Germania l’86,3%. Noi chiudiamo la classifica con un misero 10% (dati Eurostat e Ispra), mentre va a finire nelle discariche o negli inceneritori il restante 90%, con tutti i costi ambientali ed economici che questo comporta. Per spiegare questo comportamento anomalo va detto che in Danimarca, per esempio, buttare materiale edile in una discarica costa una tassa circa cinque volte più alta di quella che si paga in Italia. Da noi, in più, a incentivare l’«usa e getta» c’è anche l’ampia offerta delle convenienti discariche abusive nelle mani della malavita, e quindi è tutta una ruota che gira, dalla parte sbagliata.

UNA BELLA STORIA DI UNA BELLA ITALIA

Un'altro dramma della povertà, del quale tra due giorni non si parlerà più.

In un'Italia dalla classe politica opulenta....nell'Italia degli scandali bancarottieri, e dei mega "alimenti" a Veronica Lario. Nell'Italia in lacrime per Fabrizio Corona, e dei capricci dei calciatori che vanno via, all'estero, perchè 10 milioni di euro l'anno son pochi per divertirsi a giocare davanti a spalti gremiti. Nell'Italia dove ogni regione ha il suo "Er Bat-Man", che si ingozza di soldi pubblici, più o meno autorizzati, perchè in fondo guadagnare 20 mila euro al mese, per far finta di andare a lavorare, ed invece magari sonnecchiare in una aula consiliare (regionale o parlamentare poco cambia), dove si può giocare a battaglia navale, od andare al ristorante e gustare un'orata di scoglio a 3 euro (tanto il resto lo mettiamo noi...poverini).....nell'Italia in cui Roberto Benigni, per qualche milione di euro, ci spiega in un paio d'ore quanto sia bella e giusta la costituzione, l'ingiustizia della vita, a causa della povertà, dell'indigenza e della ritorsione impietosa dei gestori dei servizi energetici, fà una piccola vittima. A Livorno, un bimbo di 9 anni, è morto carbonizzato nella sua casa, in cui stamattina è scoppiato un incendio. Gravi il padre ed un fratello di 11 anni. Ricoverati in ospedale anche la mamma ed una sorellina di 4 anni, oltre a tre vicini di casa. 
Il padre del piccolo morto nel rogo, è stato ricoverato al centro ustionati di Pisa, intubato e ventilato: nell'incendio l'uomo ha riportato gravi ustioni e intossicazione da monossido di carbonio. Le sue condizioni sono critiche. 
Un altro figlio di 11 anni, fratello del bimbo morto, è stato ricoverato in rianimazione all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, mentre la sorellina di 4 anni è in osservazione al reparto di pediatria di Livorno con la mamma, anche lei rimasta ferita nell'incendio. 
Le condizioni di mamma e bimba sarebbero le meno gravi. Ricoverati in osservazione anche tre vicini di casa della famiglia nella cui casa si sarebbero sviluppate le fiamme, tutti con insufficienza respiratoria causata dal fumo.
Le fiamme sembra siano state causate da una candela restata accesa, che cadendo ha bruciato il letto e poi scatenato l'incendio. Sembra che da alcuni giorni, fosse avvenuto il distacco della fornitura di energia elettrica. Una famiglia, in pieno inverno, 3 bambini. Nessuna eccezione. Nessuna Pietà.
In un'Italia, dove la spaccatura tra chi non ha più nulla, e chi ha invece, tanto, ma talmente tanto che oggi dovrebbe arrossire, e sentirsi almeno un po' in colpa....bene...questa spaccatura diviene sempre più evidente e preoccupante.....ed aggiungo io VERGOGNOSA,
Viva l'Italia, una, indivisibile.......e solidale !!!

MONTI: IL PD C'ENTRA PER LA SUA CONTINUA INFLUENZA.

fini-monti450IL PD C'ENTRA. I POLITICI RIFLETTANO.

"Il Pd c'entra in questa vicenda" perché "ha sempre avuto molta influenza sulla banca e sulla vita politica" di Siena. Così Mario Monti, ai microfoni di 'Radio Anch'io' a proposito della vicenda Monte dei Paschi di Siena. "Io - ha però aggiunto il leader di Scelta Civica - non sono qui per attaccare Bersani, ma il fenomeno storico della commistione fra banca e politica che va ulteriormente sradicato" perché è una "brutta bestia". Poi, ha concluso, "lascio ai politici" il compito di "puntarsi il dito" l'uno contro l'altro.
Il premier uscente Mario Monti ha ribadito oggi la sua piena fiducia nell’operato di Tesoro e Bankitalia nella vicenda Mps, sottolineando che il caso va indagato con chiarezza e rigore. «Ho piena e totale fiducia in Banca d’Italia così come l’ho nel ministro del Tesoro e delle Finanze Grilli». «Va fatta la massima chiarezza e deve essere applicato il massimo rigore sulle diverse responsabilità», ha aggiunto. Monti ha ricordato che il suo esecutivo non ha responsabilità su quanto accaduto alla banca senese. «Il governo non ha la responsabilità nella vicenda. Ha la responsabilità di assicurare che tutto il sistema funzioni e di evitare che ci siano problemi nel sistema bancario», ha detto.

MPS - PD: SCAMBIO PARTITO BANCA

Grillo all'assemblea Mps (Ansa)

Grillo partecipa alla assemblea straordinaria degli azionisti del MPS, e attacca Mussari e Profumo.

"Mussari non capisce nulla di Banche. Non sà nemmeno fare un bonifico. E' un uomo di Bersani. Messo lì dal PD". C'è una stortura, che viene fuori dai tempi di UNIPOL, e dal triumvirato D'Alema, Fassino, Consorte. C'è un partito che è diventato una banca ed una Banca che è diventata sede di partito. Chi ha sbagliato metta i soldi sul tavolo, venga condannato e si restituiscano i soldi agli azionisti".
Botta e risposta poi, tra Beppe Grillo e Alessandro Profumo in assemblea. Il leader del movimento a 5 stelle parlando ai soci ha lanciato l'allarme di «un buco nei conti di 14 miliardi di euro, bisogna subito aprire un'inchiesta». 
Dichiarazione che ha fatto subito intervenire il presidente Profumo che ha chiesto: «Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c'è nessun buco». «Questa banca era dei senesi. Banca florida, straordinaria - ha proseguito Grillo -. Poi nel 1995 è stata politicizzata, è entrato un partito, sono entrati i Ds e siamo arrivati allo scempio totale». 
«Il mercato non è altro che i soliti squali che entrano nelle società, investono e vogliono i dividendi. Per darli è stata disintegrata una delle più belle banche. Si sono venduti tutto». Il leader del Movimento 5 stelle ha quindi ribadito quanto aveva detto arrivando, ossia che la situazione del Monte è peggio della Parmalat e di Tangentopoli. «Bisogna chiamare i segretari del PD e chiedergli conto», ha concluso
Ne vedremo delle belle...... 

IL MOVIMENTO 5 STELLE: SEMPRE E SOLO SERVIZIO AL CITTADINO

Le illegittimità della TIA, sono numerose. Si fa' il ricorso e si vince.

Cosa si sarebbe dovuto fare negli anni passati? Semplice. Non costituire gli ATO. No aderirvi. Non favorire lo scempio economico e di servizi, che non ha precedenti in nessuna partecipata pubblica, nella storia della Regione.
Stasera alle ore 18, si è tenuta all'Hotel Villa Romana, la terza assemblea cittadina, organizzata dal movimento 5 stelle, proprio per organizzare una class action dei cittadini avverso alla illegittima imposta denominata TIA, da parte dell'ATO.
Ottima la partecipazione dei cittadini, che ormai affluiscono sempre più numerosa ad ogni appuntamento organizzato dal Movimento 5 Stelle di Piazza Armerina.
Apre la riunione Agostino Sella, al quale seguono gli interventi dell'Avvocato Giampiero Alfarini, che conferma tra l'altro il sollecito al consiglio comunale che si terrà mercoledì prossimo 30/1, per verificare se anche il consiglio comunale, si schiera dalla parte dei cittadini, e l'intervento conclusivo dell'Avv. Vinicio Chiara, che ha esposto con pacatezza, ordine e dovizia di particolari, la storia dal passaggio de servizio rifiuti a Sicilia Ambiente, sino ad oggi.
Poi alcuni interventi anche da parte dei consiglieri comunali che hanno partecipato alla riunione, Pippo Marotta e Giuseppe Capizzi.
Molti interventi di valido contenuto da parte di alcuni partecipanti.
RIBADISCO: Chiunque vorrà presentare ricorso, potrà consegnare la documentazione, presso la nostra sede in Via Filippo Guccio 24 B, Lunedi 28 e Mercoledì 30 Gennaio dalle ore 18.30 alle 20.00.
MUVEMONE.....

giovedì 24 gennaio 2013

CHE FREDDINO....ARIA DA NEVE. SI MANGIA LA PICCIOTTA DI NICOSIA

E' UNA POLENTA TIPICA DI NICOSIA. BUONISSIMA. GIUSTO CORREDO ALLE FREDDISSIME SERATE INVERNALI.

Certo, adesso nevica di rado, e gli inverni non sono più lunghi e freddi come quelli di 60 anni fà. A Piazza Armerina, come a Nicosia. Il freddo si fà desiderare, ed i lunghi periodi nevosi, come quelli che abbiamo avuto (vera rarità) nel primo trimestre del 2005, sono ormai una piacevole eccezione.
Ma negli anni trascorsi in quel di Nicosia, ho imparato a gustare la "PICCIOTTA".
Un piatto, che devo dire, non ho trovato altrove. Proprio il classico piatto di "montagna".
Il più gustoso e calorico accompagnamento alle giornate in cui nevica, e la tramontana rinforza la pioggia bianca nel pomeriggio e la sera.
La gustavo in cucina, in quella antica, accanto al focolare......buonissima.
A volte speravo nevicasse, solo per mangiare la PICCIOTTA.
ahhhhh...dimenticavo....quella che resta (se resta...), il giorno dopo la si taglia a pezzi e si mangia fritta...e se proprio si vuole "osare", si frigge nello strutto....ed il fegato ringrazia.
Di seguito la veloce e gustosa modalità di preparazione.
Per le varianti si attendono suggerimenti, soprattutto dai fratelli montanari di Nicosia.
Buon Appetito.

“PICCIOTTA”

Ingredienti:
200 gr. di farina di legumi (fave,chiercchiere,piselli,frumento)
Pancetta
Aglio
Olio
½ litro di acqua
Borragine o broccoletti
Lardo

Preparazione:

Fate bollire l’acqua e poi mettetevi la verdura. In un padellino fate soffrigere  la pancetta , il lardo e  l’aglio. Quindi versate a pioggia la farina  nel brodo di verdura e girate il composto finchè non diventa omogeneo e denso. Aggiungete il soffritto al composto. Versate nei piatti e servite con fettine di pane abbrustolite.

I ROBIN HOOD ESISTONO ANCORA???

In SPAGNA, NONOSTANTE LE PERSECUZIONI DELLA MULTINAZIONALE DELL'ENERGIA ELETTRICA, UN PENSIONATO CORAGGIOSO.

Antonio Moreno nel 2008 ha aperto un portale per consentire ai consumatori reclamare gli abusi. In due anni li ha aiutati a risparmiare circa 500 milioni di euro. E la società di energia Endesa lo ha trascinato in tribunale ma ha perso

“Sapevo di aver ragione, è matematica”, spiega Antonio Moreno, ingegnere di Siviglia. Il giudiceManuel Pérez Echenique non ha dubbi: è questione di libertà di espressione e diritto d’informazione. La seduta è sciolta. Tutti a casa. Davide ha vinto, ancora una volta, su Golia. La storia risale a quattro anni fa, quando il pensionato Antonio Moreno decide di denunciare pubblicamente su un sito web le irregolarità che l’industria dell’energia elettrica effettua tutti i mesi nelle case degli spagnoli. Irregolarità che gonfiano le bollette della luce, a favore delle imprese. Nel suo portale, aperto nel giugno 2008, il signor Moreno racconta tutti i dettagli. E offre agli utenti un’applicazione informatica che permette a qualsiasi cittadino di ottenere i dati necessari per reclamare un abuso. E in due anni ha aiutato i consumatori iberici a risparmiare circa 500 milioni di euro.
Endesa, la più grande società di energia elettrica in Spagna, lo aveva così trascinato in tribunale, reclamando la chiusura della pagina web e 50 mila euro più Iva per danni “all’onore”, dopo che il pensionato aveva messo in rete un articolo intitolato “Endesa, l’impunità pirata” con una vignetta satirica dove compariva l’edificio della multinazionale con una svettante Jolly Roger. La battaglia del signor Moreno contro le compagnie elettriche non è, in realtà, cosa nuova. Nel 1994 l’ingegnere viene licenziato dalla filiale spagnola del primo fabbricante mondiale di contatori di luce, la Landis & Gyr, per non aver sottoscritto un accordo sotto banco sul prezzo dei contatori. Accusato di tradimento, da allora è diventato il Robin Hood dei consumatori spagnoli. E ogni giorno denuncia le illegalità che le grandi multinazionali escogitano per gonfiare le fatture.
Grazie alle sue continue rivendicazioni, finite spesso sul tavolo dell’Autorità garante per l’energia e il gas iberica, il governo socialista di José Luis Zapatero aveva ridotto il prezzo dei contatori di un 10 per cento e aveva proibito alle compagnie di riscuotere un extra per la sostituzione dei vecchi contatori meccanici con quelli elettrici. Nel 2011 però Moreno denunciava la multinazionale Endesa, colpevole di sostituire i vecchi contatori senza preavviso, come previsto dalla legge. “Le compagnie non avvisano gli utenti per non far sapere loro il vero consumo segnato nel contatore al momento della sostituzione”, accusava il pensionato. E il tribunale andaluso gli aveva dato ragione.
Per Moreno, però, la madre di tutte le violazioni è quella piccola tassa di locazione che ogni mese tutti gli spagnoli devono pagare sui propri contatori. La legislazione iberica in materia, che lui ben conosce, afferma che l’unico costo previsto riguarda “il rinnovamento e l’attualizzazione” dei contatori della luce. Perciò, secondo i calcoli dell’ex ingegnere, i clienti hanno pagato più di 10 miliardi di euro alle multinazionali dal 1985 per un servizio che non è legale. È tutto scritto lì, nella denuncia di oltre 300 pagine che il pensionato ha postato sul suo portale. Con tanto di documentazioni, leggi e regolamenti del Boletín oficial dello Stato. Da allora Endesa lo perseguita. “Il motivo reale perché chiedono la chiusura del mio sito è impedire che gli utenti si informino sulle magagne che ho scovato nelle fatture della luce e facciano ricorso grazie alla mia applicazione informatica”. Senza contare, segnala Moreno, che a ogni reclamo ignorato per più di cinque giorni i clienti hanno diritto a un indennizzo di 30 euro. Lui però, che percepisce una pensione sotto i mille euro, si rilassa ai fornelli e fa sogni tranquilli. Per il momento sa di vincere contro Golia. Almeno finché la matematica non è un’opinione.

mercoledì 23 gennaio 2013

Votare serve davvero?

C'E' DA ATTENDERSI UN FORTE ASTENSIONISMO ANCHE ALLE ELEZIONI DEL PROSSIMO 24 FEBBRAIO.

Mettere la croce su un simbolo e poi delegare per cinque anni alle forze politiche organizzate è aderente allo spirito dei tempi accelerati nei quali viviamo ed invera prima di tutto il principio costituzionale di sovranità popolare? ‘Uomo da marciapiede‘ ha posto la questione ai passanti di Milano. Molti pensano che andare a votare siacomunque utile per consentire ai cittadini di decidere gli orientamenti generali. Altri ritengono che fra un’elezione e l’altra occorre introdurre strumenti di decisione dal basso. Altri ancora pensano che la sovranità popolare sia una falsa promessa, perché“contano solo le lobby e e i poteri finanziari”. E che i politici, una volta eletti, “fanno quel che vogliono, dimentichi dei programmi”. Di certo la legge elettorale in vigore e i continui scandali nella gestione della res publica non incentivano la partecipazione. C’è da attendersi un forte astensionismo anche alle elezioni del prossimo 24 febbraio. E voi come la pensate?






SMENTITA.

Non corrisponde alla realtà dei fatti la presunta intenzione dell'On.le Lantieri, di passare al gruppo di Tabacci.

Avendo avuto richiesta esplicita, da parte del fratello dell'On.le Luisa Lantieri, Massimo Lantieri, che afferma la assoluta non verità di quanto da me scritto

                                                         SMENTISCO


 quanto da me riportato in commento, su Facebook, circa l' intenzione per il momento sospesa, da parte della deputata di Grande Sud, di passare al gruppo di Tabacci, in forza al PD, per arginare il crescente consenso di Sivio Berlusconi e del PDL in Sicilia.
Mai, l'on.le Luisa Lantieri, ha pensato di cambiare schieramento.
Porgo alla diretta interessata, le mie scuse.

Massimo Liardi

Luisa Lantieri invita Assessore Zichichi a visitare Piazza Armerina ed Aidone

La deputata di Grande Sud, di Piazza Armerina, si fà promotore delle bellezze della nostra Provincia.

Questa mattina presso la V Commissione, nel corso dell’audizione del Prof. Antonino Zichichi (assessore regionale per i beni culturali e l’identità siciliana), la piazzese on. Luisa Lantieri, esponente di Grande Sud, ha invitato il neo Assessore a visitare gli splendidi siti archeologici che si trovano in Provincia di Enna: “Enna è splendida e ha bisogno di visibilità, è ricca di siti archeologici molti dei quali recentemente ristrutturati ed aperti al pubblico. … sarei lieta di accompagnarla personalmente. La sua presenza basterebbe a promuovere a costo zero il nostro patrimonio artistico”.
Il Professore Zichichi ha accolto con la massima disponibilità l’inaspettato invito, manifestando la volontà di recarsi nel territorio ennese in visita nei famosi siti archeologici: Piazza Armerina con la Villa romana del Casale, Aidone con la Venere di Morgantina dallo scorso anno rientrata dal Paul Getty Museum di New York, e la parte Nord della Provincia ennese dove si trovano innumerevoli bellezze artistiche.

da vivienna

AREA COMMERCIALE VILLA DEL CASALE. SI MUOVERA' QUALCOSA?

Il consigliere Fioriglio investe i due onorevoli Lantieri e Venturino su area commerciale e parcheggi a villa romana del Casale.


da vivienna - articolo di Marta Furnari

Il consigliere Basilio Fioriglio, presidente del gruppo consiliare indipendente, ha inviato una lettera agli onorevoli regionali piazzesi Luisa Lantieri e Antonio Venturino sulla controversia dei parcheggi e dell’area commerciale della Villa romana del Casale tra il Comune di Piazza Armerina e la Provincia Regionale di Enna. Con la lettera Fioriglio richiede ai due deputati il loro interessamento per poter ottenere la restituzione dell’area al demanio comunale.
Fioriglio esordisce spiegando:”Sui parcheggi e sull’area commerciale della Villa romana del Casale nel 2009 fu avviata tra me e l’amministrazione comunale una corposa corrispondenza per verificare se la Provincia Regionale di Enna potesse procedere alla acquisizione, per espropri, dei terreni ricadenti nell’area annessa alla Villa che insistono nel sito archeologico ed alla gestione dei parcheggi e dell’area commerciale compresa la riscossione del tributo dovuto dai commercianti per l’occupazione degli stalli”. “Tutto questo -constata Fioriglio- è stato consentito alla Provincia in quanto semplice stazione appaltante dei lavori per la realizzazione delle opere, che oltretutto sono state finanziate con in fondi Pit 11 che ammontavano a 6.235.450 euro senza che la Provincia Regionale abbia impegnato un solo centesimo dal proprio bilancio”. Fioriglio prosegue: “Ad oggi a seguito di continue sollecitazioni l’amministrazione comunale, con la delibera della Giunta Municipale n° 27 del 2 febbraio 2012, ha richiesto all’avv. Pietro Mela un parere legale sulla vicenda, per verificare la legittimità degli atti procedurali e l’eventuale ritorno al nostro demanio di queste aree”.
Fioriglio continua: “E’ superfluo ricordare che la nostra città a causa di tutto ciò subisce ancora, una limitazione nella autonomia di gestione dei parcheggi, dell’area commerciale ed una perdita del proprio territorio. Purtroppo ad oggi la vicenda continua ad essere nebulosa e priva della conoscenza reale
degli atti perché tutto possa cambiare a favore della città. Oggi Piazza Armerina, ritorna ad essere presente nel panorama politico regionale, addirittura, con due deputati che possono ridare alla nostra cara e amata città la speranza di riappropriarsi del suo ruolo per tutto quanto ha rappresentato nel passato, facendosi carico delle problematiche del nostro territorio ai fini di tutelarne le specifiche realtà che, pur nella loro peculiare diversità, concorrono a valorizzare e rappresentare Piazza Armerina”. “Pertanto -conclude il consigliere Fioriglio- ho inviato agli onorevoli Lantieri e Venturino una lettera affinchè si facciano autorevoli interpreti della situazione suggerendo i provvedimenti da mettere in atto per consentire al Comune di Piazza Armerina di ritornare in possesso dei propri diritti e proprietà”.

Marta Furnari

700 studenti contro la violenza di genere a fianco dell’associazione “DonneInsieme – Sandra Crescimanno”

130123 DonneInsieme  1Una bellissima iniziativa. la consapevolezza nasce dal dialogo.

da vivienna- articolo di Marta Furnari

Presso l’auditorium dell’istituto scolastico magistrale di Enna le volontarie dell’associazione “DonneInsieme-Sandra Crescimanno” -che ha costituito in provincia di Enna il primo sportello antiviolenza per accogliere e tutelare le donne vittime della violenza di genere- hanno incontrato 700 tra studentesse e studenti del liceo classico “Napoleone Colajanni” e del liceo delle scienze umane e musicale “Dante Alighieri” per parlare di violenza di genere e di stalking, e per presentare il Centro Antiviolenza.
La presidente di DonneInsieme Maria Grasso rivolgendosi ai 700 giovani che gremivano gli spalti dell’auditorium ha detto:”La nostra attività di volontariato non consiste solo nella turnazione allo sportello, fondamentale per sostenere ed aiutare le nostre donne ad uscire dalla violenza di genere, ma altrettanto fondamentale è il compito di divulgare e sensibilizzare le giovani generazioni ad affrontare con consapevolezza un fenomeno sociale che nella provincia di Enna è purtroppo in drammatico aumento”.
Per l’associazione, oltre alla presidente Grasso, all’incontro erano presenti le volontarie: l’operatrice Rossella Murella; la psicologa Licia Strazzanti; le avvocate Valentina Bonaccorso e Stella Iraci.
I ragazzi hanno dimostrato grande attenzione nei confronti della difficile piaga sociale della violenza di genere interagendo con le volontarie, ponendo tante domande e con diversi interventi.
A margine dell’assemblea la presidente Grasso ci ha spiegato: “Lo scopo degli incontri che la nostra associazione organizza con gli studenti è quello di offrire informazioni e riferimenti per conoscere e approfondire il fenomeno della violenza contro le donne, stimolare nei giovani una nuova consapevolezza e indurli a nuovi comportamenti per prevenire la violenza fornendo loro chiavi di lettura per riconoscere i modelli culturali che si nascondono dietro i fenomeni di discriminazione e di violenza. Purtroppo, spesso, l’universo giovanile è sovraesposto alla violenza, generata dai media e dai videogiochi, che abbassa la percezione del fenomeno relegandolo in una sorta di realtà virtuale. Per tutto questo la scuola dovrebbe aprire a progetti di educazione sessuale e all’affettività con l’aiuto di professionisti che lavorano nell’ambito della violenza e che sanno come affrontare questo problema con un percorso formativo che non sia solo episodico ma che arricchisca i ragazzi consentendo di cambiare quella cultura della prevaricazione che sta alla base della disuguaglianza di genere”. Grasso ha poi aggiunto: “Ringrazio i presidi e gli insegnanti e Angelo Bartuccio, il rappresentante d’istituto degli studenti del liceo classico, che ha voluto questo incontro organizzandolo insieme agli studenti del liceo delle scienze umane e musicale. Sarebbe bello se i ragazzi scrivessero un rap contro la violenza per l’8 marzo da ballare tutti insieme al prossimo incontro per dire il nostro forte “NO” al femminicidio e alla violenza di genere”.
Marta Furnari

SCANDALO MPS. SI DIMETTE GIUSEPPE MUSSARI, IL BANCHIERE "ROSSO". MONTI ERA ALL'OSCURO?

AVREBBE FATTO TUTTO IN SEGRETO IL PRESIDENTE MUSSARI. 

Banca d'Italia all'oscuro. Mussari sembrava avesse ogni cosa in cassaforte. Le dimissioni di Giuseppe Mussari dall'Associazione delle banche italiane erano attese da un momento all'altro. Da mesi era sotto scacco per un'inchiesta sull'operazione di acquisto della Banca Antonveneta per 9 miliardi di euro, da parte del Monte dei Paschi di Siena, rivelatasi poi un bagno di sangue.
Monti aveva favorito un saldo e stralcio del debito di MPS verso l'erario, chiudendo con un risparmio per la banca di circa 700 milioni. Ma non è bastato.
Possibile che Monti non sapesse nulla? Possibile che abbia fatto l'impossibile per salvare MPS?
Un buco di bilancio di 500 milioni in prodotti derivati scoperto da poco. In questi giorni il cerchio si stava chiudendo. Non a caso Mussari aveva cancellato da una settimana una tavola rotonda della Uilca a cui era stato invitato ieri a Bologna. E la legnata finale è arrivata proprio ieri mattina, con la rivelazione, sul Fatto Quotidiano, di un'inedita operazione del Monte dei Paschi in prodotti derivati, ordinata da Mussari nel 2009 e poi causa di una perdita di almeno 200 milioni per la banca senese, mai comunicata al cda, ignota a Bankitalia e non approvata dai revisori dei conti.
Poco importa capire cosa tra Antonveneta e i derivati sia humanum, cosa diabolicum. Non è questo il punto. Che invece alberga nel sistema Siena, nell'intreccio tra politica locale, potere e città che ha ucciso la più antica banca italiana. Un intreccio che, piaccia o meno, è storicamente stato coperto dall'ex Pci, poi Ds, oggi Pd. Il partito che ha da sempre vinto le elezioni del Comune e della Provincia senese, gli enti che controllano la Fondazione Mps, che a sua volta nomina i vertici della banca. Questo corto circuito si alimentava attraverso i dividendi che la banca pagava alla Fondazione (di cui Mussari è stato presidente prima di passare alla banca), la quale rimetteva in circolo sottoforma di erogazioni sul territorio. E il cerchio si chiudeva. L'operazione Antonveneta non è stato altro che il passo più lungo della gamba, effettuato al posto sbagliato nel momento sbagliato. E ancora una volta l'intreccio tra politica e affari non è servito alle migliori intenzioni né dell'una, né dell'altra.

PENSIAMOCI BENE PRIMA DI DARE IL VOTO A GENTE COME BERSANI E MONTI. PENSIAMOCI MOLTO BENE. !!!!

AGORA' DI VIANELLO: NO-MUOS, BATTAGLIA DI NELLO MUSUMECI. CAMBINO PUSHER!!!

CLAMOROSA CARENZA DI INFORMAZIONI DURANTE LA NOTA TRASMISSIONE DEL MATTINO.

Lo ha dichiarato Pietrangelo Buttafuoco, giornalista, durante la prima parte della nota trasmissione in onda su Rai 3, condotta da Andrea Vianello. Riassumo in maniera spicciola le dichiarazioni di Buttafuoco.
"Esiste il MUOS, ed esiste anche il comitato NO-MUOS. Diciamo che il MUOS è una specie di antenna. L'esercito americano ha piazzato queste antenne in 4 parti nel mondo. 3 di queste installazioni sono in aree desertiche, mentre una, invece in Sicilia, è in un'area molto abitata. E' una installazione abbastanza pericolosetta, e nessuno parla di ciò che accade a Niscemi, e di quello che fà la popolazione tutti i giorni. Ed è una battaglia portata avanti da Nello Musumeci, che ha trovato di recente, anche il favore di Crocetta". 
Fine del discorso.
Che ne dite?? Manca qualcosina?
Immagino che i dirigenti del comitato NO-MUOS, e perchè no, anche i 15 deputati del Movimento 5 stelle, dovrebbero scrivere alla redazione, e chiedere di partecipare alla trasmissione, per chiarire le posizioni ed anche per informare ulteriormente gli Italiani.
Altrimenti, l'unico eroe, sembra essere Nello Musumeci, e con tutto il rispetto, non mi sembra una cosa che sia aderente alla realtà.

martedì 22 gennaio 2013

LA VECCHIA CLASSE POLITICA ENNESE VA' IN PENSIONE.

ROTTAMATA LA NOMENKLATURA DELLA NOSTRA PROVINCIA. ARIA NUOVA, FINALMENTE!!! ADESSO TOCCA A PIAZZA. MANDIAMOLI A CASA.

DA VIVIENNA

La esclusione del senatore Crisafulli dalla lista per la Camera e la mancata rielezione dei deputati regionale Elio Galvagno (Pd), Edoardo Leanza (PdL), Paolo Colianni (MpA) e Salvatore Termine (Pd), quest’ultimo su sua decisione, ha sostanzialmente azzerato il vertice politico della provincia di Enna.
Il parlamentare uscente di Grande Sud Ugo Grimaldi si fa da parte (posizionato in posto che non assicura elezione). Sembrerebbe, anche se il comunicato stampa dello stesso on.Leanza comunicava i nominativi nella lista del PDL, e quindi una sua rinuncia (11° posto), pare che “bolli qualche cosa in pentola” e si da per certo una sua candidatura.
Quindi si chiude un‘epoca per aprirne un’altra dal futuro incerto perché non si sa quale risultati si possono ottenere nelle prossime elezioni nazionali visto, che allo stato attuale, i candidati della provincia ennese, magari molti come numero rispetto al passato, hanno poche possibilità di essere eletti, essendo sistemati, molto lontano dalla vetta e non ci sono voti di referenza che li potrebbe qualificare.
Il PD ennese è in stato di grande choc, critica le decisioni della commissione di garanzia nazionale, che ha operato il taglio, e se taglio doveva essere fatto questo lo doveva farlo subito, prima delle primarie (e non pochi minuti prima della decisione invitando il Senatore Crisafulli al ritiro), prima che la commissione regionale di garanzia decidesse l’inclusione al settimo posto del senatore Crisafulli. Già qualche rappresentante ennese del PD, arrabbiato, ha dichiarato di non votare PD “per punirli” (l’ex Presidente della Provincia e Presidente della Kore, Cataldo Salerno ha annunciato la restituzione della tessera), qualche altro, come il capogruppo del PD al consiglio comunale, Salvatore Cappa, ha dichiarato che, invece, si deve votare PD per dimostrare di essere una forza, di essere il primo partito della provincia. L’uscita dal PD di Catalano Salerno è un segnale molto importante perché significa che la protesta sta avanzando e questo potrebbe essere pericoloso per le prossime elezioni. L’invito di Mirello Crisafulli a Bersani per aprire la campagna elettorale è una provocazione per dimostrare che il PD ennese non meritava questo atteggiamento vessatorio.
Quindi in pochissimo tempo l’azzeramento del mondo politico che ha retto la provincia ennese per quasi venticinque anni con il rischio che dopo le elezioni la provincia di Enna non sarà rappresentata da nessuno, precipitando nel silenzio con gravi ripercussione sulla realtà socio-economica del territorio.
ADESSO A PIAZZA NON CI RESTA CHE SEGUIRE L'ESEMPIO DEI PARTITI, E L'ESEMPIO DI ALCUNI MESI FA' DEGLI ELETTORI, CHE SOPRATTUTTO GRAZIE ALLA PRESENZA DEL MOVIMENTO 5 STELLE, HANNO SFIDUCIATO DI FATTO I DINOSAURI DELLA POLITICA.
dINOSAURI A BIZZEFFE NE ABBIAMO ANCHE IN CASA NOSTRA. DIAMOCI DA FARE E MANDIAMOLI A CASA PER SEMPRE. 
LO CHIEDE PIAZZA ARMERINA. LO CHIEDE LA STORIA. LOINDICA LA LOGICA

lunedì 21 gennaio 2013

ANTONIO VENTURINO: NOI DI 5 STELLE DICIAMO NO AL PONTE SULLO STRETTO

Bellissimo l'intervento di Antonio, contro il ponte sullo stretto.

Vi invito ad ascoltare i 6 minuti di intervento di Antonio Venturino. Un razionale, ma emozionante arringa contro la costruzione del ponte sullo stretto. Vi aggiungo solo due cose, che Antonio non ha detto, ma che rafforzano la posizione sua e dei deputati del Movimento 5 stelle.
Una rafforza la logistica, ed è quella conferma, che il grosso del turismo in Sicilia, ormai arriva via aerea, in quanto si arriva in Sicilia, dalla SALERNO - REGGIO CALABRIA, che sappiamo tutti in quali condizioni ancora versi, ed è accuratamente evitata dalla maggior parte dei visitatori. Anche il trasporto pesante, si stà sempre più orientando verso l'imbarco a Napoli o Civitavecchia.
La seconda rafforza i servizi. No al ponte, in favore di una dignitosa viabilità nell'Isola. Antonio ha giustamente parlato dei disservizi stradali e ferroviari. Ma prima che per i turisti, si deve pensare ai Siciliani, che hanno il diritto per la loro dignità di potersi muovere al passo con i tempi, su strade che siano strade, e con ferrovie che siano ferrovie moderne ed efficienti. Non si può prendere un treno a Catania ed arrivare a Palermo dopo 6 ore, ed a Trapani dopo 10 ore. La TAV si ferma a Napoli. La Sicilia è Italia.
E se fanno stare meglio i siciliani, staranno meglio anche i turisti.
Bravo Antonio. Bravi deputati 5 stelle. Continuate così.


CHI VINCERA' LE ELEZIONI POLITICHE? ANDREOTTI. WHAT ELSE?

COME LA PREDIZIONE DEI MAYA, RICORDO ANCORA QUELLA DI "ZIO" GIULIO: ETERNAMENTE PRESENTI. 20 anni e saremo di nuovo noi a governare l'Italia.

A differenza  della predizione dei Maya, la predizione di Giulio Andreotti, nel 1993, a distanza di 20 anni puntualmente si è avverata. Ricordo un'intervista, storica. credo di Maurizio Costanzo. "Scompare la DC, ma resta la Democrazia e rimane la Cristianità. La nostra missione è compiuta. E tra 20 anni, ci saremo ancora. Sotto vesti diverse".
Passano 20 anni. Siamo nel 2013. I due maggiori partiti sono il Popolo della Libertà ed il Partito Democratico. La ex-DC. è frammentata ancora tra queste due forze. Insieme sono il 60% dell'elettorato Italiano. Si vergognano entrambi di definirsi Destra e Sinistra. Hanno messo nella loro definizione il termine CENTRO. Tutti in questi 20 anni, si sono dannati per il centro. Quasi che, l'Italia, improvvisamente orfana della Balena Bianca, non potesse farne a meno per definizione. Non siamo un popolo di gente con grande capacità decisionale. La mediazione l'abbiamo nel sangue. Nel DNA siamo tendenzialmente equidistanti in ogni forma di attrito. Prendiamo posizioni sempre "moderate". Forse per questo, ancora non siamo finiti, dinanzi alla strafottente ed offensiva, provocazione politica quotidiana, in un bagno di sangue.
Proprio come i grandi padri democristiani. Ricordate una sola volta in cui Giulio Andreotti abbia parlato male di qualcuno. Eppure soprattutto gli anni 70, furono anni difficilissimi. Ma zio Giulio sempre pacato e comprensivo verso tutti. Italiano fino nel midollo.
Oggi, 20 anni dopo, abbiamo i moderati di Destra ed i moderati di Sinistra. Gli incazzati restano fuori dai giochi. Chi ne godrà? Certamente Mario Monti, che guarda caso, come l'allora PSI, farà pendere il proprio appoggio una volta verso il PD ed un'altra verso il PDL. E come al solito, la moderazione, l'equidistanza, la comprensione, renderà ancora una volta l'Italia ingovernabile. E se ci si mette Vendola.......

DOPO LA FORNERO ANCHE LA IURATO. LA MODA DEL PIANTO NON CONOSCE PUDORE

LA FALSITA' E L'IPOCRISIA IMPERANO. E POI I GIOVANI DOVREBBERO AVERE PUNTI DI RIFERIMENTO.

La neo prefetto de L’Aquila, la siciliana Giovanna Maria Iurato, appena insediata il 25 maggio del 2010, era andata a fare un giro fra le macerie del terremoto e si era fatta intervistare in lacrime davanti a tanta rovina. Qualche tempo dopo era stata intercettata in amabile conversazione con il prefetto calabrese Francesco Gratteri, balzato alle cronache per i fatti della caserma Diaz: la gentile signora raccontava sghignazzando di aver pianto, forse perché le lacrime sono in Italia il più sicuro viatico per la popolarità. Vediamo alcuni passaggi della telefonata delle due Eccellenze:
Iurato: Eh allora sono arrivata là, nonostante la mia…cosa che volevo…insomma essere compita…mi pigliai, mi caricai questa corona e la portai fino a…
Gratteri: Ti mettesti a piangere…sicuramente!Iurato: Mi misi a piangere.
Gratteri: Ovviamente, non avevo dubbi (ride).
Iurato: Ed allora subito…subito…lì i giornali: “le lacrime del Prefetto”.Gratteri: Non avevo dubbi (eh, eh ride).
Iurato: Ehhhhhhh (scoppia a ridere) i giornali : “le lacrime del Prefetto”.
Gratteri: Non avevo dubbi (eh, eh ride).
La straordinaria  conversazione patriottica fra l’Eccellenza Iurato (nel frattempo promossa a Capo Ispettorato Generale di Amministrazione, ciumbia!) e l’Eccellenza Gratteri (condanna a 4 anni in Cassazione per la storia del G8 genovese) è venuta fuori nel corso delle indagini della Procura di Napoli sugli appalti per la sicurezza che vede coinvolta la Iurato con un’altra Eccellenza, l’ex capo della polizia, il campano Nicola Izzo. Un bel quadretto tricolore con c’è che dire: questa è l’Italia, l’Italia vera. L’Italia è così perché non può essere che così. Perché è così da 150 anni, perché non potrebbe sopravvivere se fosse diversa da come è. Chiagni e fotti”  dovrebbe essere scritto sullo stellone dello stemma repubblicano (il “sale e tabacchi”) e su tutti gli edifici pubblici, comprese le aule di tribunale, al posto di quel “La legge è uguale per tutti” che suona da sempre piuttosto demodé.  Il motto patriottico (da affiancare al fondamentale “Tengo famiglia”) è perfetto nel significato e corretto nell’uso linguistico. L’Italia unita piange, il suo patriottismo è ghiandolare: dagli sfigati giovinetti del libro Cuore al ministro Orlando a Versailles, fino a Bersani e alla Fornero: tutti quelli che contano (o che vogliono contare) piangono, piangono copiosamente.  È normale. È così normale che la vicenda delle Eccellenze telefoniche è stata relegata sui giornali in qualche pudico taglio basso. I titoloni sono infatti riservati a vicende ben più gravi, quasi apocalittiche, come i cori razzisti della curva bustocca a un calciatore milionario (palestrato e duro nel fisico ma fragile e sensibile nell’animo come una pudica verginella) o l’esemplare condanna subita da un pensionato varesino per aver  chiamato “terrone” due vicine di casa. Si sospendono le partite per stroncare il  razzismo e si puniscono ferocissimi  vecchietti. “Dura Lex, sed Lex”.  Questa è l’Italia, la patria del Diritto, il tempio della democrazia, dove anche le Eccellenze piangono.
PS Se trovo quanlcuno della nostra amministrazione che piange davanti ad un cassonetto di immondizia traboccante, giuro: gli sparo....anzi....LO QUERELOOOOOOOOOO !!!!

PIAZZA ARMERINA SVILUPPO ECONOMICO SENZA PRECEDENTI. SI OSPITANO MANAGER IN FUGA.

Crisi, l’esodo dei manager italiani in Europa. Ma la trasferta è ‘senza ritorno’. Esodate a Piazza Armerina. Vi aspettiamo.

Secondo un'indagine Amrop, sono aumentati del 40% negli ultimi tre anni. Vengono dai settori di finanza e produzione, ma entrare nelle multinazionali non è semplice. Occorre sacrificare la famiglia e garantire disponibilità a trasferirsi in diversi Paesi ogni 3-4 anni.
Non solo studenti, ricercatori e giovani alla ricerca di fortuna. Tra i cervelli in fuga italiani ci sono anche i manager che, per necessità, diventano blogtrotter e negli ultimi tre anni sono cresciute del40% le posizioni ricoperte dai “capitani” tricolore nelle aziende estere. In totale – dice un’indagine di Amrop, gruppo leader nel campo dei “cacciatori di teste” – i manager del Belpaese impegnati all’estero sono circa 5mila, di cui circa il 75% nell’Europa occidentale. Industria, finanza e servizi i settori top.
Vorrei lanciare una iniziativa. Visto che la crescita economica di Piazza Armerina, a detta di TV giornalistiche locali, cresce in percentuale superiore a quella della media siciliana (si citano incrementi reddituali pro-capite del 26%, a dispetto delle impressioni negative), inviterei i maghi della finanza Piazzesi, , a considerare il fatto di dare ospitalità a questi manager in fuga.
Le appetibili situazioni economiche e le prospettive di sviluppo piazzesi, decantate dai sostenitori della attuale amministrazione del nostro Colto Sindaco Manager Nigrelli, non passeranno inosservate e sicuramente l'arrivo di tanti cervelli del marketing, permetterà alla nostra economia di svilupparsi oltre ogni immaginazione.
I fattori determinanti per l’inserimento di top manager italiani nei ranghi Piazzesi? 
“Solido curriculum di studi, qualificata esperienza e tradizionali doti di flessibilità, creatività, innovazione e cultura che contraddistinguono i criteri della crescita PIAZZESE".

NO, NON SONO IMPAZZITO. IN DUE GIORNI MI HANNO DETTO CHE CON NIGRELLI, LA CRESCITA E' SENZA PRECEDENTI, SIAMO OLTRE LE MEDIE % DI SVILUPPO E REDDITUALITA', SIAMO LANCIATI VERSO UN PROSSIMO QUINQUENNIO CHE SARA' LA NOSTRA "GOLDEN AGE", E CHE HANNO ANCHE RIPULITO LE STRADE DALL'INGRESSO NORD, SINO ALLA PIAZZA GARIBALDI. PRATICAMENTE UNA BOMBONIERA. QUINDI: WELLCOME, YOUNG MANAGER. PERCHE' L'EUROPA? IN ITALIA C'E' PIAZZA ARMERINA. FORSE VI ERA SFUGGITO. VI ASPETTIAMO. 

Confesercenti Piazza Armerina su Tia 2006: il sindaco si faccia sentire

T.I.A. oltre al danno, la beffa. Incredibile. Ed il mago dello sviluppo?? Dov'è?

Non si placano le polemiche relative ai profili di illegittimità delle bollette della Tariffa di Igiene Ambientale per l’anno 2006, pervenute agli inizi del mese di gennaio ai contribuenti piazzesi. Oggi sull’argomento è intervenuto Salvatore Cimino noto in città anche per via delle numerose battaglie portate avanti come locale rappresentante del sindacato Anva Confesercenti. Così dice Cimino: “L’unica cosa che al riguardo è stata fatta dal sindaco Nigrelli è stata quella di fare aprire da coloro che chiedono ai cittadini di pagare bollette illegali, uno sportello d’informazione per dire alla gente: “dovete pagare“. Come dire, oltre la beffa, la presa in giro. In molti comuni tra i quali Enna e Nicosia, i primi cittadini stanno diffidando l’Ato rifiuti a ritirare e riesaminare le bollette, mentre i nostri governanti ancora nicchiano. Lo stesso presidente del consiglio comunale, Giuseppe Venezia, avrebbe dovuto già indire un consiglio comunale straordinario per contrastare sul nascere l’ennesimo tentativo di furto da parte di questi carrozzoni politici-clientelari, che da anni vessano i cittadini. A oggi, infatti, non risulta che il sindaco o chi per esso abbia ufficialmente inviato una nota, un invito o qualunque altro documento ufficiale, per comunicare a chi di competenza che qualcosa di anormale in queste fatture si evince”.

da Vivi Enna - Cronaca di Piazza Armerina - Marta Furnari

Nullo il regolamento dei box nell’area della villa del Casale.

 Giovedì sera il consesso ha preso atto della nullità del regolamento comunale.

Tutto da rifare per il regolamento ed il bando di assegnazione dei box di vendita per la nuova area commerciale attigua alla Villa romana del Casale. Giovedì sera il civico consesso ha preso atto della nullità del regolamento comunale posto a base del bando per l’assegnazione in concessione decennale degli stalli del mercato giornaliero creato presso il sito archeologico patrimonio dell’Unesco “Villa romana del Casale” che era stato approvato lo scorso 7 dicembre. Il bando aveva suscitato tante contestazioni da parte degli operatori commerciali sostenuti dai sindacati. Due gli elementi della protesta: la mancata conversione delle licenze di categoria C (vendita ambulante) in licenze di categoria A (vendita a posto fisso) e le modalità di assegnazione di punteggio indiscriminata che avrebbe permesso anche a commercianti con licenze più antiche ma che non avevano mai operato alla Villa di ottenere l’assegnazione di un box.
Nella seduta consiliare della scorsa settimana l’amministrazione comunale aveva dimostrato che il bando era stato formulato applicando il testo regolamentare approvato nell’estate 2012 dal civico consesso e che aveva ricevuto anche l’approvazione dei sindacati di categoria.
A questo punto il civico consesso aveva chiesto una nuova riunione in seduta straordinaria ed urgente con all’ordine del giorno l’annullamento in autotutela del regolamento. Inoltre il giorno dopo i responsabili del servizio del settore attività produttive e sviluppo economico avevano adottato un provvedimento di sospensione del bando per 10 giorni consecutivi.
La seduta di giovedì sera ha consentito di prendere finalmente delle decisioni definitive da parte del Consiglio comunale. Durante il dibattito in aula il consigliere Renato Incardona ha chiesto al segretario comunale Carolina Ferro delucidazioni circa la regolarità dell’atto deliberativo di approvazione del regolamento propedeutico al bando. Il segretario generale del Comune ha dichiarato all’aula la nullità del regolamento a causa della mancata acquisizione dei pareri essenziali da parte della commissione attività commerciali su aree pubbliche, fiere e mercati. Pertanto i consiglieri comunali hanno deliberato votando favorevolmente alla unanimità dei presenti la presa d’atto della nullità del regolamento. Ora l’iter per l’assegnazione degli stalli del mercato giornaliero ripartirà da zero.

da VIVI ENNA - Cronaca di Piazza Armerina- Marta Furnari