giovedì 3 gennaio 2013

LE BUFFONARIE DEGLI IMPRESENTABILI DEL PD

TANTI VOLTI NUOVI, SONO L'ASPETTO INCORAGGIANTE, DI UN PARTITO CHE VORREBBE, MA NON RIESCE A TAGLIARE I PESSIMI ANCORAGGI CON IL PASSATO.


Le primarie sono un’ottima cosa, l’unico antidoto a una delle porcate del Porcellum: le liste bloccate che consentono ai partiti di nominarsi i parlamentari. Grillo, temendo la piena degli opportunisti last minute, ha inventato le parlamentarie web, ma ha ristretto troppo la platea dei votanti: appena 20mila. Alle primarie di Capodanno del Pd han votato un milione di elettori. Bene anche i volti nuovi o seminuovi, premiati per le loro facce pulite e si spera anche per le loro capacità. Ma in alcune regioni d’Italia, dove il voto è militarmente controllato non solo dalle mafie, ma anche da cricche clientelari che comprano preferenze con favori e lavori, le primarie sono finte se non vengono accompagnate da ferrei sbarramenti per garantire il ricambio.
Se si lascia candidare Mirello Crisafulli nella sua Enna, di cui da una vita è signore e padrone a suon di posti e prebende, oltre a essere amicone del boss Raffaele Bevilacqua (con cui fu filmato e intercettato), è ovvio che faccia il pieno di voti. Non bastavano i suoi 15 anni in Assemblea Regionale, le due legislature in Parlamento e il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio con l’accusa di aver fatto pavimentare a spese della provincia la strada comunale che porta alla sua villa, per mandarlo in pensione?
Idem a Messina, dove spopola un altro ras: Francantonio Genovese, che divenne sindaco sebbene azionista della Caronte, la società dei traghetti nello Stretto controllata da Pietro Franza (perciò ribattezzato ‘Franzantonio’) in pieno conflitto d’interessi. Il resto l’ha raccontato la puntata diReport sugli enti di formazione finanziati dalla Regione. Tipo la Lumen, presieduta da Franco Rinaldi, deputato regionale, cognato di Genovese e soprattutto marito di Elena Schirò che lavora dove? Ma alla Lumen, naturalmente. Rinaldi e Genovese sono pure soci nella Training Service, che sta per ricevere 390mila euro di contributi. Invece la Nt Soft fa capo ai nipoti di Genovese e Rinaldi. L’Esofop ha come presidente la cognata di Rinaldi e come consigliere Chiara Schirò, moglie di Genovese. E una società in cui compare Genovese affitta la sede all’Enaip e all’Aram. A che servono a questo punto le primarie? Chi mai riuscirà a prendere più voti di un Genovese? Il conflitto d’interessi, anziché un handicap, diventa un elisir di lunga vita, anzi di immortalità.
Alle primarie di Trapani trionfa Antonino Papania: nel 2002 ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio in un processo per compravendita di posti di lavoro in cambio di soldi. Il suo factotum Filippo Di Maria è stato arrestato tre anni fa per mafia, con l’accusa di essere l’autista, il cassiere e il braccio destro del boss di Alcamo, Nicolò Melodia detto ‘il macellaio’. Per la Mobile, “Di Maria si muoveva incessantemente per procurare posti di lavoro ad amici e conoscenti grazie anche al diretto interessamento di collaboratori e personale di segreteria del senatore”, attivissimo “in occasione di alcune competizioni elettorali”: come “le primarie 2005 per il candidato premier” del centrosinistra. “Lo staff del sen. Papania – scrive il GIP – e altri politici contattavano ripetutamente il Di Maria per indurlo a sostenere iniziative politiche… con tutte le persone di sua conoscenza”.
In Calabria invece stravince le primarie l’ottimo Nicodemo Oliverio, imputato da tre anni al Tribunale di Roma con altre 14 persone per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata, in uno dei processi sullo scandalo del megapatrimonio immobiliare della Dc, ovviamente scomparso. A Crotone, Oliverio ha raccolto 8.257 preferenze su 8.547 (il 97%). Chissà se arriverà prima la sentenza, prevista per febbraio, o la rielezione in Parlamento, prevista per febbraio. E chissà se Piero Grasso lo sa.
Autore: Marco Travaglio

Allarme lavoro nell’Eurozona: 20 milioni di disoccupati nel 2013

Certamente Bersani - Berlusconi - Monti, il trio delle meraviglie delle prossime politiche, avranno le soluzioni per l'Italia, per l'Europa, per il Mondo.

Allarme lavoro per lEurozona: nel 2013, secondo uno studio di Ernst & Young, i 17 Stati dell'UE, raggiungeranno un picco di 20 milioni di senza-lavoro, che colpirà particolarmente duro in Grecia, Spagna e Portogallo con tassi di disoccupazione rispettivamente del 28, 26 e 17%. Lo studio prevede anche che nel 2013 si inasprirà la recessione in Grecia, Portogallo, Italia e Spagna.Secondo Ernst & Young, le aziende devono preparare un piano per un decennio perduto in Europa con una crescita che resterà sotto pressione e una disoccupazione che continuerà a salire nel corso del 2013, raggiungendo un picco vicino ai 20 milioni. La stima sui senza-lavoro parte da una previsione di un PIL negativo, per i Diciassette, con una media 2013 a -0,2% e una successiva modesta ripresa fra il 2014 e il 2016 con una crescita dell1,3% medio lanno.
Tassi di crescita simili – avverte la società di revisione che fa parte delle Big Four – sono attesi per il resto del decennio, con il divario Nord-Sud che continuera per il futuro prevedibile e il ritorno della crescita in alcuni Paesi del versante meridionale atteso non prima del 2015.
Adesso prepariamoci a sentire delle bestialità da parte dei nostri BIG. 
Le ricette sicure di Monti, Berlusconi e Bersani, che ignobilmente ci diranno che la ripresa è alle porte. E soffrendo, il nostro popolo Italiano, continuerà ad osservare in silenzio la CASTA che se la SPASSA.
Complimenti a noi!!! 
E nel frattempo, dopo l'Islanda, che manda a quel paese la BCE, e si risolleva in 5 anni, tornando ad essere una tra le più ricche economie europee, anche l'Irlanda ha sconfitto la crisi economica diventando la Nazione più 'green' d'Europa: il PIL, si sviluppa in salita del 2%.
Chissà che Monti ci saranno da quelle parti!!!


mercoledì 2 gennaio 2013

"FERMARE IL DECLINO", VA' DA SOLO. E TIRA LE ORECCHIE AL PROFESSOR MONTI.

"Non doveva blindare Montezemolo", dice Oscar Giannino. Ma siamo certi che non sia l'ultima trovata, di un nuovo "cartello" della salvezza della Patria, che mira a qualche orticello mediatico? Intanto il movimento cresce ed anche velocemente.

fonte: L'Indipendenza - quotidiano on line.

Monti? “Una fortissima delusione: non ci vuole un master in economia per capire che il mix tutto tasse non funziona”. E latteso “cambio di marcia purtroppo non e mai arrivato”. 
Oscar Giannino scende in campo con il suoFare per fermare il declino senza nessuna alleanza sul tavolo (nonostante lui l’abbia cercata sia con Montezemolo che con Monti), ma con una lista di candidati per Camera e Senato e una candidata alla presidenza della Regione Lazio, Alessandra Baldassari. Dunque soli, almeno per ora. “Berlusconi e impresentabile – dice Giannino alla stampa inaugurando la sede romana del movimento – Il Pd si allea con Sel e mette sul tavolo una patrimoniale che ci vede contrarissimi, mentre Renzi è stato sconfitto e i suoi uomini sono tenuti ai margini del partito”. Poi c’è il premier, al quale Giannino riconosce in merito “di aver ridato credibilità allItalia”, ma che tuttavia “non convince con la sua agenda. Oltre a non averci ricevuto nonostante le nostre richieste”. E così  con Fare “ci gettiamo nella mischia”, per ora senza nessuna intesa con altre forze politiche “ma restando attenti e prestando attenzione” a quel che accade intorno. “Nel centrodestra – chiarisce – non ho capito chi sta con Berlusconi e chi invece vuol voltare pagina: parlo della Lega ma anche dello stesso Pdl”.
Nel Carroccio, dove lintesa con i pidiellini appare ancora in salita, “vedremo quello che dicono i vari Maroni, Tosi, Salvini…”. Per ora Giannino è capolista in diverse circoscrizioni, poi, “salvo cambiamenti dellultimora”, sarà candidato premier con il suo Fare. “Mi trovo a fare il front-runner – spiega chiarendo la sua posizione – ma la vivo come una cosa impropria (Sempre lui aveva giurato che mai sarebbe sceso nell’agone politico candidandosi). Metto a disposizione la mia esperienza nella speranza che serva, ma spero di dismettere questa veste al più presto”.
Intanto si va avanti sul territorio contando su 21.000 volontari, 387 comitati, 40 mila adesioni al Movimento. E alla luce dell“incredibile adesione” ottenuta, Giannino rimprovera a Monti anche di “avere appaltato a Montezemolo e a ItaliaFutura il monopolio della societa civile. 
"Magari, bisognerebbe chiedere anche a Corrado Passera se la rappresentanza non andasse organizzata in altro modo”. Ma le porte per il premier non restano serrate.”Vedremo – dice infatti Giannino – se ci saraqualche cambiamento in agenda e chi imbarcheranno alla fine”. Ma il no senza se e senza ma resta “allimpostazione tutta tasse di Monti, senza alcuna discontinuità con la ricetta Tremonti”, chiarisce. Per far ripartire il Paese “bisogna invece abbattere drasticamente la pressione fiscale”, puntando su “meno tasse e crescita economica”, con “vere liberalizzazioni e concorrenza per abbassare il prezzo dei servizi ed aumentarne lefficienza”. Oltre a intervenire drasticamente “sulla macchina pubblica: un elefante corrotto incapace di correre. Credere che gli italiani debbano dare la risposta per abbattere il debito pubblico vuol dire aver sbagliato tragicamente ricetta”. 
Per ora lobiettivo, illustra Giannino, è ”tentare di radicare una pattuglia di parlamentari” che si batta per labbattimento del debito pubblico attraverso i tagli alla spesa ed evitando nuovi aumenti delle tasse, per un nuovo welfare che aiuti donne e giovani anche con una diminuzione delle aliquote fiscali.

Clamoroso "non troppo", alle PRIMARIE DEL CENTRO DESTRA on-line.

Primarie: Tosi trionfa al fotofinish su Berlusconi e Storace. Meloni bene tra i giovani.

fonte pubblicata da QELSI.it

Dopo una settimana di votazioni e oltre 7.000 adesioni, le primarie on line di centro-destra hanno emesso un verdetto: ha vinto Flavio Tosi, candidato della Lega Nord in grado di prendere voti anche dai non leghisti ed anche al sud. Un trionfo di misura su Silvio Berlusconi, ex premier e probabile candidato leader della coalizione di centro-destra alle prossime elezioni. Ottimo terzo Francesco Storace, segretario de La Destra, che ha aderito in prima persona all’iniziativa pubblicizzandola più volte anche attraverso il suo profilo facebook. Le primarie hanno premiato la partecipazione e la passione di militanti e simpatizzanti, ed in questo i leghisti hanno dimostrato di non avere rivali su internet. Notevole mobilitazione anche da parte de La Destra, chiamata a raccolta come detto dal segretario Storace, candidato alla presidenza della regione Lazio.Analizziamo i dati, ricordando che l’iniziativa è stato organizzata e promossa, oltre che da Qelsi, dai seguenti blog e siti in ordine rigorosamente alfabetico:economycamente.altervista.org,iljester.it,falcodestro.it,forexcommunity.it,rischiocalcolato.it,scenaripolitici.com,tradingcommunity.eu.

In 8 giorni sono state raccolte 7269 interviste, di cui 6801 valide (no voti doppi, intervista completa di nome, cognome, residenza, indirizzo e-mail), abbiamo deciso di consentire il voto ai minorenni per tutto il questionario. Agli elettori che non si riconoscono nei principali movimenti di centro e centrodestra e che non si ritengono nemmeno elettori moderati, conservatori, popolari e liberali, è stato concesso di votare per il leader, non per il programma.

Commento SP: Ha vinto Flavio Tosi al termine di una corsa molto incerta che ha visto anche Berlusconi e Storace alternarsi in testa. Negli ultimi giorni Tosi ha prima superato la Meloni, poi Storace ed infine Berlusconi. Una volta presa la testa le posizioni si sono cristallizzate.
Molto buono il risultato ottenuto da Oscar Giannino, quinta posizione proprio davanti a Monti.
Risultato decisamente negativo per Angelino Alfano, ed ancor di più per Fini e Casini. Ricordiamo che era ammesso anche il voto degli elettori di altri schieramenti, una componente assolutamente minoritaria ma non completamente trascurabile.


Segui i dettagli delle interviste al seguente link:

Crollo verticale per Casini e Fini.
Tosi intervistato dai giornalisti, ha detto:  Se Berlusconi facesse il padre nobile, come ha fatto Bossi, senza mettersi in prima persona sarebbe il servizio migliore che potrebbe rendere alla sua creatura, Forza Italia, e al centro destra. Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ai microfoni di 24 Mattino‘ su Radio 24.
Il rapporto di grandissima fiducia che cestata da parte degli italiani nei confronti di Berlusconi fino al 2008 - ha aggiunto Tosi – e anche un po oltre, secondo me si e‘ incrinato pesantementeQuando Berlusconi diceva che i conti erano a posto e i ristoranti erano pieni – ha conmtinuato – io dissi che sbagliava perche i conti andavano di male in peggio. Lo stesso avviene ora, speravo nel governo tecnico ma ce stato solo laumento della pressione fiscale e ora siamo un Paese in stato pre-fallimentare, tra un po non avremo neanche piu‘ soldi per pagare gli ammortizzatori sociali.Tosi poi ha parlato dellalleanza firmata ieri tra la Lega e Giulio Tremonti: Non ce niente di strano in questa alleanza – ha detto il sindaco leghista – Maroni cita spesso il modello Verona, perche quando abbiamo votato per le comunali sei mesi fa si e proprio scelto di fare alleanza con alcune parti del Pdl. Ce una condivisione di programmi. Ed e su quello che oggi devi chiedere il voto ai cittadini perche i simboli contano relativamente, i programmi e le persone molto di piu. Tremonti capisce di economia, capisce anche di riduzione della spesa pubblica, e una persona che puo assolutamente condividere il programma della Lega che appunto e quello di rimettere in sesto questo Paese riducendo la spesa pubblica.

Che sia un segnale di confortante rinnovamento anche nel centro destra?
Aspettiamo e vediamo cosa succederà nei prossimi giorni,

AVREMO UNA CANDIDATURA A SINDACO IN PIU'???? FORSE SI.

agostinosella e/o architettodidio: Rosario Crocetta lancia il movimento Il Megafono, ...: Lumia riunisce alla presidenza gli esponenti provinciali

24 e 25 FEBBRAIO: COSA CAMBIERA' IN UNA ITALIA DI BURATTINI?

SIAMO DAVVERO CONVINTI CHE ESISTA UNA TERZA REPUBBLICA? VOTARE COSA? VOTARE CHI? E PERCHE'!! 

I burattini diventeranno umani finalmente?

Tra poco più di 50 giorni, gli Italiani saranno di nuovo chiamati a votare, per eleggere il 62° Governo Nazionale. 62 governi in poco più di 60 anni. Se la storia ci deve insegnare qualcosa, ed indicarci un cammino per il futuro, è naturale che dovremmo augurarci tutti una cosa: chi VINCERA', vinca per davvero e governi a lungo per il bene di tutti.
Eppure i Governi degli ultimi anni sono stati tra i più stabili dal dopoguerra, e, durante la 2a repubblica, le alternanze tra Centro Destra e Centro Sinistra, che hanno governato globalmente per lo stesso periodo, (con una differenza di poche settimane in 17 anni, a favore del Centro Destra), hanno dato risultati uguali, se non peggiori di quelli ottenuti con il sistema della 1a repubblica. Gli "inciuci" e le "combine" del famoso PENTAPARTITO, sono continuate, in maniera ancora più irritante. Ed in totale spregio, spesso, della volontà dell'elettorato. Quindi ribaltoni, governi decapitate dalle loro stesse variegate e risicate maggioranze, sino ad essere giunti al Governo del Prof. Mario Monti, che molti ricorderanno come fosse stato indicato da Berlusconi come Premier superpartes, dopo il primo ribaltone nel 1995 ad opera della Lega del Senatur Umberto Bossi. Monti 17 anni dopo. Seduto al tavolo di Berlusconi e Bersani. A fare per un anno il lavoro sporco, che, appoggiato dal voto di tutti, ha definitivamente devastato il cittadino Italiano. Tutto ciò che ha fatto Monti, è stato possibile, perchè i "litiganti" lo hanno sostenuto. SE ogni azione di questo governo, fosse stata eseguita da Berlusconi o Bersani, sarebbe scoppiata una guerra civile. Grazie al nostro essere, un popolo di "tifosi burattini", incompetenti, faziosi, disinformati e saccenti, Monti ha potuto fare e disfare in grande tranquillità.
I risultati li conosciamo: Italiani indebitati sino al collo, potere di acquisto diminuito oltre il 10% negli ultimi 5 anni, PIL in ribasso del 2,4% (record storico negativo), disoccupazione come non mai da 45 anni, disoccupazione giovanile da terzo mondo, rapporto debito pubblico/PIL ai massimi storici, quasi 1 milione di posti di lavoro persi. Esodati (nuova razza coniata da questo governo....prima non si conosceva nemmeno il termine, se non per ragioni Bibliche legate e Mosè) disperati, Sanità in ginocchio, pressione fiscale più alta al mondo.
Per contro, nessun progetto di crescita, nessuno sviluppo, nessuno slancio, ma solo previsioni di altre tassazioni, altri sacrifici, ancora lacrime e sangue.
Eppure gli Italiani stanno buoni....perchè è un po' come se nel calcio, gli errori arbitrali, per un campionato, avvantaggiassero non la Juve, l'Inter o il Milan o la Roma, ma una squadra come il CHIEVO, e con la benedizione delle GRANDI. 
Alla fin fine chi se ne frega se un campionato lo vince il CHIEVO? 
Alla stessa maniera, chi se ne frega se le rovine le abbia create Monti. L'importante è che non lo abbia fatto Berlusconi, e nemmeno Bersani, ma anzi....che addiruttura lo abbiano appoggiato.
Ma adesso.....a quale campionato vogliamo assistere? Vogliamo ancora un campionato falsato, che ridia fiato a squallidi individui come Casini e Fini? Non che Berlusconi e Bersani e tutti gli altri, non siano che degli squallidi individui ai quali perseveriamo nel dare loro la nostra fiducia votandoli, ma almeno, appunto hanno i voti. Ma Casini e Fini? Schifati dal popolo, schifati in parlamento, schifati nei comizi, schifati nelle occasioni pubbliche....eppure....con il demolitore Monti, ottengono una forbice prevista tra il 10% ed il 14%. Che ne farà un ago della bilancia fondamentale.
Non c'è da stupirsi, se poi, si sviluppa rigogliosamente la "malaerba" del non voto. E' comprensibile. Ma sarebbe bello se valesse per il voto la stessa regola dei referendum. Non si arriva al 50%. Bene.....tutti a casa e si presenti una nuova classe politica. Ma questo purtroppo è un film che non vedremo mai. 
Come viene per sempre sepolta la speranza di una giustizia superpartes. Ingroia, De Magistris, Di  Pietro, Grasso. La nostra recente storia politica, è costellata di questo "inciucio" di cariche, che rappresenta il livello più basso della nostra moralità in politica. Chi si fiderebbe di un giudice apertamente e politicamente schierato? Nessuno. Ed in nessun altro potere questo accade. Anzi, quando accade, è in pericolo la democrazia stessa.
Ecco perchè, resterebbe solo, da andare a votare in massa, senza astensionismo, e votare massicciamente per il MOVIMENTO 5 STELLE. Il controllo, e lo scoperchiamento di "clientele", ad opera proprio in questi giorni dei deputati Siciliani del movimento di Beppe Grillo, lascia sperare bene. E ci fà capire, che forse, dopo queste elezioni, ci sarà comunque nei rami del parlamento un controllo ferreo ed incorruttibile.
Ma sarebbe anche il caso di capire chi guiderà i cittadini. Chi sarà il leader del movimento. Lo aspettiamo tutti e con ansia.
Vediamo se riusciamo per la prima volta, a sconvolgere i piani di tutti questi burattinai, smettendo appunto di fare i burattini, ed imparando dagli anglosassoni, ad avere meno amore sentimentale per le ideologie e più passione per il dovere dei governanti ed i nostri diritti.

martedì 1 gennaio 2013

“Mario Monti, un pericolo mortale”. Intervista ad Augusto Grandi, giornalista del Sole24Ore

Augusto Grandi, Daniele Lazzeri e Andrea Marcigliano, autori del libro intitolato appunto “Il Grigiocrate”, soprannome poco lusinghiero riservato al premier italiano Mario Monti.

“Un grigio tecnocrate”, ex commissario Ue al servizio dei mercati. Tutt’altro che disposto a fare gli interessi degli italiani.
Nelle 175 pagine del pamphlet si raccontano verità scomode, noi di Qelsi ne abbiamo parlato con uno degli autori: Augusto Grandi, giornalista economico del Sole24Ore, scrittore di saggi politico-economici e di narrativa. Vincitore del premio St. Vincent di giornalismo, ha recentemente realizzato con reportage di viaggio alcune mostre fotografiche sullo sfruttamento del lavoro nel mondo.
In questa intervista esclusiva rilasciata a Qelsi, Augusto Grandi ci parla del “Grigiocrate”.

Augusto Grandi, la tesi principale de “Il Grigiocrate” suggerisce che l’Italia sia stata indicata come luogo giusto per sperimentare un nuovo modello politico. In cosa consiste questo modello? E perché l’Italia?
Il modello è quello di un’Europa del sud trasformata in una sorta di Bangladesh per l’europa del nord. Bassi salari, fuga dei cervelli e importazione di braccia per lavori non qualificati. Ma un Bangladesh anche a vocazione turistica. Il paradiso dove verranno a svernare ricchi cinesi e tedeschi, russi e americani. Perché l’Italia? Perché la Grecia è troppo piccola e debole per sperimentare un modello. L’Italia è la terza economia europea, la seconda manifatturiera. Dunque la sperimentazione ha davvero senso.

seguite il resto dell'intervista al seguente link: http://www.qelsi.it/2012/mario-monti-un-pericolo-mortale-intervista-ad-augusto-grandi-giornalista-del-sole24ore/

Antonio Venturino e gli altri deputati 5 stelle sg...

agostinosella e/o architettodidio: Antonio Venturino e gli altri deputati 5 stelle sg...: da Linksicilia.it Cominciano, piano piano, ad emergere i retroscena della lunga notte di Sala d’Ercole. Ufficialmente, l’Aula ha approvat...

UCCI UCCI SENTO ODORE DI IMBROGLIUCCI - I DEPUTATI DI 5 STELLE SCOPERCHIANO PENTOLACCE E MAGAGNE

I GRILLINI PARZIALMENTE SVENTANO UN TENTATIVO DI COMBINE, DA PARTE DEI VERTICI UDC, CON IL BENESTARE DEI DIRIGENTI CGIL. MENO MALE CHE CI SONO.

I parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle hanno sventato, di fatto, la stabilizzazione – sembra incredibile! – non di sei, ma di un gruppo imprecisato di dirigenti con contratto di diritto privato. Dirigenti a contratto, diventati tali (tranne pochissimi casi per i quali è stata fatta una selezione) grazie alle ‘raccomandazioni’ della politica che, se la legge fosse stata approvata, sarebbero diventati dirigenti a vita! L'entrata in vigore della normativa, avrebbe riguardato un numero impressionante di soggetti, forse più di un centinaio. Incredibile!Tutto questo in una Regione che ha già mille e 800 dirigenti, 900 responsabili di Unità operative, Aree o Servizi e altri 900 che non si capisce che cosa facciano. Incredibile! Tutto questo con la connivenza del Governo e, in particolare, di un partito che sta dentro questo Governo: l’Udc. Ma andiamo con ordine, anche per spiegare ai nostri lettori quanto sono imbroglioni alcuni dei parlamentari eletti nella nuova Assemblea regionale siciliana.

La mattina del 29 dicembre comincia a circolare il disegno di legge che proroga il contratto ai quasi 30 mila precari di Regione ed Enti locali. Il provvedimento va alla commissione legislativa dell’Ars competente: la quinta commissione (Lavoro), presieduta da Marcello Greco. Nel mezzo di questo provvedimento, nascosto ad arte tra Pip, Puc, Pac e altre sigle incomprensibili, c’è un riferimento alla legge che riguarda i dirigenti esterni all’Agenzia regionale per l’Impiego. Per essere precisi, è la legge che ha abrogato l’Agenzia regionale per l’impiego: la legge regionale numero 26, articolo 11, comma 12.
Questo ‘codicillo’ prevede la proroga di tutti i contratti in scadenza ai dirigenti a contratto che operavano nell’ex Agenzia per l’Impiego. La formulazione di questa norma è piuttosto strana. Infatti: come si fa a prorogare i contratti se l’Agenzia non c’è più?
Ripetiamo: la formulazione è strana, perché, a leggerla bene, potrebbe trattarsi di una norma ‘aperta’: in pratica, una norma che potrebbe essere estesa ad altri soggetti, naturalmente sempre a soggetti esterni all’amministrazione regionale, beneficiati con contratti di dirigenti di diritto privato. Possibile?
In questa fase – pomeriggio – il fatto che questa norma possa riguardare una pluralità di dirigenti esterni a contratto è solo un’ipotesi vaga a cui nessuno fa caso. Anche perché, all’ ‘affacciata’ i contratti da prorogare sembra siano sei (poi si scoprirà che sono nove). In ogni caso, si decide di ritirare la norma grazie a una battaglia condotta in commissione dai parlamentari grillini.
A sera inoltrata le carte cambiano. Nel testo, che è stato riscritto è sparito il riferimento all’Agenzia per l’Impiego. Anzi, sono spariti tutti i riferimenti normativi. Il Governo si presenta con un articolo unico in cui si fa riferimento a una proroga per tutti i dirigenti. Tutti chi?
I grillini pensano che si tratti di tutti i dirigenti dell’ex Agenzia per l’Impiego. In realtà – ma questo si scoprirà poi – chi ha scritto questa norma fa riferimento a tutti i dirigenti esterni alla Regione titolari di contratti di diritto privato. Quanti sono? Nessuno lo sa. L’unica cosa certa è che si tratta di raccomandati dalla politica di destra, di centro e di sinistra.
I parlamentari grillini, in questa fase, pensano che si tratti di uno stratagemma per salvare il contratto ai nove (e non sei) dirigenti a contratto dell’ex Agenzia per l’Impiego. E’ a questo punto che diventa chiaro il senso di quest’operazione: poiché si tratta di una proroga, i nove ‘fortunati’ potrebbero poi avere diritto a una ‘stabilizzazione’. Sarà così?
In realtà, come già accennato, i dirigenti ai quali rinnovare il contratto non sono nove, ma molti di più. Quanti? Non si sa. Si sa soltanto che si tratta dirigenti esterni a contratto con l’amministrazione regionale che, arraffando la proroga, potrebbero diventati dirigenti regionali a vita! Ma i parlamentari del Movimento 5 Stelle, in questa fase, forse non sanno che stanno per sventare un’operazione molto più grande di quanto appaia.
Pensando di bloccare la proroga’ ai nove dirigenti dell’ex Agenzia per l’Impiego, i grillini presentano, in quinta commissione, un emendamento che esclude dalla proroga-‘stabilizzazione’ i dirigenti dell’ex Agenzia per l’Impiego. L’emendamento viene approvato a maggioranza. A votare contro è l’ex numero uno della Cgil siciliana, Mariella Maggio.
Appena la notizia di quello che è avvenuto in quinta commissione arriva agli alti vertici dell’Udc siciliana scoppia un putiferio. Riunioni e contro riunioni. E’ già tarda sera. Marcello Greco riconvoca a sorpresa la quinta commissione e presenta un emendamento per sopprimere l’emendamento fatto approvare dai parlamentari del Movimento 5 Stelle. La commissione l’approva.
Si torna in Aula. Sono già le tre di notte. I grillini non si sono dati per vinti. Ripresentano in Aula l’emendamento, lo spiegano, lo motivano. E, soprattutto, chiedono il voto segreto.
L’emendamento dei grillini viene approvato di stretta misura, per appena due voti. La proroga dei contratti per i nove dirigenti a contratto dell’ez Agenzia per l’Impiego è ‘bocciata’.
E’ passata, però, la proroga per gli altri dirigenti. Quanti sono? E che proroga è stata approvata da Sala d’Ercole? Per quatto mesi, come sembra? O per altri cinque anni?
La norma, lo ripetiamo, è stata scritta in modo contorto. Siamo andati a consultare il sito della Regione. In base a una legge voluta dall’ex assessore alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici, i nomi dei dirigenti esterni alla Regione a contratto dovrebbero essere visibili. Invece non ci sono.
Sala d’Ercole ha approvato una proroga (di quatto mesi? di un periodo più lungo?) ad un numero imprecisato di soggetti. I ‘fortunati’ restano senza volto. A questo, per una certa politica siciliana serve l’Autonomia: per garantire mega retribuzioni agli ‘amici’. Come si fa, in presenza di queste cose, a dare torto a chi vuole abolire l’Autonomia siciliana? 
Eh già, perché saranno ‘esterni’, ma sono sempre dirigenti. Per ognuno di questi ‘sconosciuti’ c’è un contratto che varia da 90 mila a 140 mila euro all’anno.
Tutto questo mentre il 90 per cento delle famiglie siciliane, a causa dell’Imu, l’Imposta incostituzionale voluta dal Governo Monti, ha dovuto risparmiare pure sugli acquisti e sul pranzo di Natale e sul Capodanno.
Complimenti all’Udc, che difende e appoggia il Governo Monti e, contemporaneamente, all’Ars, propone proroghe per gli ‘amici’ dirigenti a contratto che, prima o poi, senza concorso, in barba alla Costituzione italiana, diventeranno dirigenti a vita…
Complimenti alla neo onorevole del Pd, Mariella Maggio, che difende i ‘raccomandati’ di sinistra…
Un grande plauso, invece, ai parlamentari grillini, gli unici a difendere la legalità e l’Autonomia siciliana in una Sicilia dove la legalità viene calpestata e dove l’Autonomia serve per favorire ‘amici’ alla faccia della Costituzione italiana.

FLOP DEGLI ASCOLTI: UN PRESIDENTE INDECENTE, PER UNA NAZIONE AGONIZZANTE

UN 16% DI ASCOLTI DECRETA IL MASSIMO SCOLLAMENTO MAI REGISTRATO TRA POLITICI E CITTADINI. BENIGNI....Gli Italiani NON TI HANNO ASCOLTATO. (meno male)!!!!

Un discorso vuoto, senza contenuti. Un viso vecchio. Il volto del nostro Presidente della Repubblica, che riassume il volto e la stanchezza del più vecchio e stanco dei paesi del vecchio continente. Una società logora. Questo siamo. Una società incapace di inseguire il cambiamento dei tempi. Una società incapace di affrancarsi dall'abitudine del visto e rivisto.....ascoltato e riascoltato. Dietro le telecamere, che hanno ripreso il vergognoso discorso del PRESIDENTE, l'84% delle famiglie Italiane, stava pensando a fare altro.
Qualcuno intento a cucinare, qualcuno in vacanza, qualcuno, seduto in poltrona, (vecchia o nuova che sia, la poltrona è sede meditativa da sempre, dell'Homo Fantozzius Italicus), a riflettere su come siamo arrivati a questo punto, ed a non riuscire ad intravvedere come poter uscire dal fossato nel quale tutti più o meno annaspiamo.
E Bersani e Monti (PESTE BUBBONICA A CHI LI VOTERA'), a dire come due scimmie ammaestrate: "Messaggio di Speranza", "Ci ha indicato la strada". Cose da pazzi.
Presidente, AUGURI di BUON ANNO a Lei e Famiglia.
Auguri per la sua imminente messa in congedo, e per la sua futura vita da Pensionato.
Certamente potrà finalmente comprendere come si vive da pensionato. O no?
NO!!! Certamentye, anche da pensionato, Lei i problemi di chi vive di pensioni da 300 euro al mese non potrà capirli.
Ha fatto bene a nominare i giovani ed il loro futuro, Lei, che per i giovani si è speso, prima da politico del Partito Comunista Italiano, e metamorfosi successive, e poi da Presidente della Repubblica. I giovani, i pensionati, i disoccupati, gli esodati, insomma...un po' tutti, Le siamo grati per quanto ha fatto per la Sua Nazione. C'è da esserne orgogliosi.
Un solo lato positivo: una faccia di bronzo come la Sua, senza pudore e sfacciata, non la vedremo mai più....per lo meno.....non a fare a tutti noi gli Auguri, dopo avere contribuito in tutti i modi, a farci, un c..... così senza alcuna pietà!!!!
BUON  2013 PRESIDENTE. 

lunedì 31 dicembre 2012

CURIOSANDO TRA LE "BUFFONARIE" DEL PD

IL PD, CANDIDA ANNA FINOCCHIARO A TARANTO. SCENE DI GIUBILO IN CITTA'.

Anna Finocchiaro, approdata per la prima volta in Parlamento nel 1987 con il PCI, derogata, scortata, siciliana, si presenta a Taranto per le Buffonarie del pdmenoelle. Non per sua scelta: "Me lo ha chiesto il partito di candidarmi qui". Il "partito" non le ha assolutamente chiesto di candidarsi a Taranto per assicurarle "una candidatura blindata", ma perché come spiega lei stessa: "la scelta di candidare alle primarie una dirigente nazionale come me qui a Taranto credo che sia il segno di un investimento che il PD fa". I tarantini hanno capito l'importanza e la serietà di questa scelta e delle proposte pidimenoelline e hanno accolto la Finocchiaro con urla di giubilo come: "Via dalla nostra città!","Assassini!". Una ulteriore figuraccia del PD (-L), che non manca occasione per dimostrare la propria incoerenza, ma soprattutto la propria incapacità di cambiare all'interno la classe dirigente, ed all'esterno l'immagine ormai consolidata di NUOVA D.C.