lunedì 17 dicembre 2012

Benigni: storia di un grande Italiano, che ha smesso di lottare. E' PIU' REDDITIZIO FARE IL SERVO.

Roberto, su RAI1, fà un inno alla Costituzione. "La più bella del mondo". Ma, poi, Roberto, i "porcelloniani" in parlamento, della Costituzione Italiana ne fanno carne di porco. E tu??? Non dici nulla??

Non sò quale sia stato il cachet offerto a Benigni dalla RAI, per lo squallido spettacolo di questa sera. E' chiaro, uno come lui, possiede tecnica, ritmi, ed esperienza da VENDERE.
Ed infatti ormai, la VENDE. Come VENDE, principi, idee, sentimenti, convinzioni e decenza.
Li VENDE al miglior offerente. E per cosa? Per uno show sulla COSTITUZIONE ITALIANA?
Ma su, sappiamo da quando andavamo alle elementari, che la nostra COSTITUZIONE, è la più civile, moderna e sempieterna COSTITUZIONE del mondo. Che cosa ci vuole per uno come Lui, a fare uno spettacolo su questo argomento? Ma dov'è il Benigni, che 30 anni fà si sarebbe scagliato, sorridendo, ironicamente ed argutamente, ma spietatamente, contro la CASTA POLITICA ITALIANA, che calpesta da 60 anni la tanto declamata COSTITUZIONE? Dov'è l'Uomo del Papocchio? che dissacrava il Papa Giovanni Paolo II, su temi come aborto, divorzio, anticoncezionali, liberalizzazione delle droghe leggere, facendogli fumare uno spinello, che il papa, chiamava spinotto?
Dov'è finito l'ex-terrore dei politici che negli anni 70/80, disarmava Regan, confinava Craxi, ridicolizzava Spadolini, De MIta, Fanfani e De Michelis?
E' bravo?....certo che è bravo, ci mancherebbe. Anche se, ormai il suo tono di voce, ha più del petulante che del motivatore. E' Benigni, Signori, non è mica un pirla qualsiasi. 
Ma non è più lui. E' sempre grande, in fin dei conti, ma non è più lui. 
Chi lo conosce da sempre, come lo conosco io, lo ricorda, lo guarda e non lo riconosce più.
Vorrei, che tanti di voi, lo avessero conosciuto come l'ho conosciuto io.
Benigni...è veramente alla frutta.... Non graffia più. Non fà male. Non riesce più a scandalizzare, a dissacrare, a mettere a nudo ed in angolo il potere. Oggi è chiaro: una parte del potere si serve di Lui, e Lui serve una parte del potere. E' smaccato. E' chiaro. Ed è penoso.
Peccato....peccato davvero..... Ironizza su Silvio, come sempre, e su Monti. Ma non ha più il coraggio di dire le cose come stanno. Di mettere tutti al muro, fucilandoli con la sua ironia. Con la sua favella Toscana, aspra, vernacolare, schietta, diretta come un pugno allo stomaco.
Fare il nome di Silvio, non è più nemmeno divertente. E' divenuto patetico.
Anche se in questo momento, mentre scrivo stà facendo un passaggio molto emozionante, sul "non rispettare la politica ma amala".
Ma voglio ricordare, Roberto Benigni, in terra toscana. 
Terra la cui linfa, mi scorre nelle vene, da parte di Mamma,
Mi ricordo una sera piovosa e fredda. Più o meno di questi tempi, fine Dicembre 1977 o forse 1978.
A Cascina (PI), alla "Casa del Popolo", concerto di Francesco Guccini. Nel senso: Francesco Guccini, la sedia, la chitarra, il microfono, ed il fiasco di Chianti.
Biglietto di ingresso 500 lire. 
Partiamo da Pisa, con il locale delle 18.30, Pisa - Firenze, via Pontedera/Empoli.
Arriviamo infreddoliti e bagnati, finalmente a destinazione. Io, insieme a Luciana, mio grande amore giovanile, di Camaiore. La versilia che mi incantava.
Si entra in questo stanzone, dove si galleggiava nel fumo dai molteplici aromi. 
Prima di Francesco Guccini, un giovane attore comico, toscano, che impersonava un personaggio di nome CIONI. 
Fu' allora che vidi per la prima volta su un palco quel genio che risponde al nome di Roberto Benigni. Fece uno spettacolo straordinario. Ci innamorammo subito di questo "burattino" umano senza fili. Un po' Pinocchio....un pò Charlot. Improvvisava a braccio. Gli davi un tema, cominciava a suonare con la chitarra, ed improvvisava testi e musica, sempre a sfondo satir-politico.
Straordinario. Pochi mesi dopo lo vidi nel film: "Berlinguer ti voglio bene", che consiglierei a tutti di guardare, dopo tanti anni. Quanti temi oggi attuali, si anticipavano oltre 30 anni fà. Poco tempo dopo ancora, divenne un appuntamento fisso, della trasmissione di Arbore "L'altra Domenica".
Per me, è l'uomo che ci ha regalato momenti d'arte straordinarie: "Non ci resta che piangere" con Massimo Troisi, Down by Law con Tom Waits, Pinocchio, Johnny Stecchino, Il Mostro, e gli straordinari La vita è bella (che resta per me un capolavoro universale della storia del cinema), e La Tigre e la Neve, altro grande capolavoro. Ne dimentico tanti....ma resta il genio e l'artista.
Roberto, al quale vorrò sempre bene, ed al quale auguro ancora grandi successi.
Ma quel Roberto, che tagliava in due il papa, con un solo accento chiantigiano, quello, non c'è più. Come tutte le cose belle e grandi, resta nella grandezza della memoria, e per fortuna, anche nella mia.

CHE BEL NATALE QUESTO NATALE: QUASI QUASI SEMBRA NATALE, O ANCHE NO !!

Come sempre, nella nostra città, la famosa "atmosfera celestiale", non trova spazio, tra il degrado, l'indifferenza ed il senso del nulla che ci circonda. Ed i mille problemi irrisolti.

E' pur vero, che il Natale, dovrebbe avere il suo epicentro, nel profondo del cuore di ognuno di noi. Ed è pur vero, che la profondità del significato della "natività", non stà, e non dovrebbe mai stare, negli addobbi delle vetrine. Nelle illuminazioni delle strade. Nelle pubblicità di panettoni e spumanti. Ma spesso, il feed-back tra ciò che ci circonda e ciò che custodiamo nel nostro "profondo", è un qualcosa di impalpabile ed intangibile, che in un continuo andirivieni, dallo sguardo al sentimento, e dal sentimento interno a quello esterno, condiziona il nostro umore. Ci predispone ad essere più disponibili. Più sensibili. Più socievoli.
TUTTE CAZZATE.
Un Natale, l'ennesimo Natale, dove ancora una volta, ci accorgiamo che il contorno è l'uomo, la società, la vita reale, e le pietanze invece...il piatto forte, sono il virtuale, il mediatico, la pubblicità il consumo, e la vita inventata, dalla TV, dalle reclame....insomma...dal fasullo.
E su questo altare del blasfemo, si celebrerà a giorni, la ricorrenza, che al di là delle credenze o della fede, ha il simbolo di una rinascita....in attesa di una resurrezione.
Dovremmo essere felici. Dovremmo farci riempire il cuore dai significati importanti. Purtroppo il benessere economico, serve anche a questo. A darci un pò di quella serenità utile ad abbandonare quella tristezza che ormai domina la nostra vita in lungo ed in largo. Quella sensazione di "tempo perduto", difficile da ricercare e da ritrovare, ammesso che se ne abbia la voglia, il tempo ed il motivo. Non si legge l'ansia della festa nemmeno nei bambini, così tanto ormai, siamo abituati a renderli partecipi delle nostre separazioni, dei nostri guai lavorativi, economici ed esistenziali. Fabbriche con cassaintegrati, lavoratori senza stipendio da mesi e mesi, esodati, pensionati sotto la soglia di povertà. Insomma...ovunque ci giriamo, c'è un mondo che soffre. Che mai, come in questo periodo natalizio, viene offeso dalla festa. Viene dimenticato. Viene messo in solitudine.
Facciamo una cosa, accettiamo una sfida: proviamo a ridare a questa città, il senso smarrito della comunità. Il senso di una condivisione di spazi, di obiettivi, di sentimenti.  
Proviamo ad accendere tutti, qualche luce nella vita di chi non ha la nostra fortuna.
Proviamo ad accendere, per quel che possiamo, qualche lieve momento di benessere, seppur breve,  nella vita degli altri.
Proviamo a perdonare qualche torto. Tentiamo di ritrovare la felicità nelle cose piccole. Nelle cose apparentemente non importanti, quotidiane, quelle che facciamo senza quasi badarci.
Proviamo a tornare a passeggiare in questa città, e smettiamola di passare per le strade distrattamente...di corsa.... Proviamo a pensare a come vorremmo che fosse. 
Proviamo ad essere felici, ed a fare felici gli altri. Una goccia in mezzo al mare. Forse si. Certamente si. Ma, una bella goccia. Pulita. In un mare sporco. Potrebbe brillare come una stella.
Io lo sò, come la vorrei....la vorrei pulita.....e piena di luci.....come tante stelle. Soffuse....eleganti....intime....
Così la vorrei, Piazza Armerina. 

SIAMO DAVVERO MATURI PER VOTARE? SIAMO CONSAPEVOLI?

DEDICATE 2 MINUTI DEL VOSTRO TEMPO A GUARDARE QUESTO VIDEO. E POI, RIFLETTETE.

Non ci vuole molto. Poco più di due minuti. Mentre bevete "na tazzulella e' cafè", o mentre fumate una sigaretta. O mentre non fate assolutamente nulla, con il PC acceso.
Poco più di due minuti, per sentirvi, ne sono certo, come mi sono sentito io.
Un COGLIONE. COGLIONE E COMPLICE, grazie ai miei quasi 36 anni di esercizio al voto, durante i quali, ho votato per il P.C.I., (diventato PDS, poi DS, poi PD, passando per prati di Margherite o Uliveti rigogliosi, nel nome del Progressismo), poi per Forza Italia, diventata CDL, poi PDL (e me ne perdo qualcuno), ora di nuovo Forza Italia chissà per quanti giorni. Nomi, volti, (sempre gli stessi più o meno).
Apparenti comparse, di un film che non muta negli anni.
Noi, il popolo, la gente comune, gli studenti, i lavoratori, gli imprenditori, gli artigiani, i disoccupati, NOI TUTTI, sommessamente, stupidamente, inevitabilmente e perennemente messi a 90 gradi. E LORO: I politici, la casta, i partiti, ad INGROPPARCI SELVAGGIAMENTE.
Senza paura e senza pietà. Tanto, ci saranno sempre. Tanto ci saranno ancora. Tra pochi mesi, saranno ancora lì: AD INGROPPARCI SELVAGGIAMENTE PER ALTRI 5 ANNI E CHISSA' PER QUANTO TEMPO ANCORA.
Legittimati ed incoraggiati, autorizzati e sdoganati, da chi? 
MA DA NOI CARI ITALIANI, COGLIONI COME E PIU' DI ME.
Noi Italiani, intelligenti e furbi, filosofi del vivere quotidiano, tuttologi, politologhi ed economisti condominiali, superbi e fieri come ANTICHI GUERRIERI, commossi alle note di Goffredo Mameli. Noi democratici, liberisti e liberali, progressisti e monarchici nostalgicy. Allenatori delle amate squadre di calcio e della Nazionale. 
Gino Bartali, vinse il Tour de France, e scongiurò una rivolta popolare in seguito all'attentato che quasi uccise Palmiro Togliatti. E da allora sempre uguali: nel momento della rivolta, distratti e riunificati da Nino Benvenuti, o da Rossi-Tardelli-Altobelli. Ed i nostri bar pieni di formule improbabili: D'Alema mediano, Milito al Senato. O meglio l'accoppiata Veltroni ETO'??? Nooooo Berlusconi - El Sharavy, quella è la formula vincente.
Noi che litighiamo, per strada, dinanzi alla TV, guardando loro che sembrano quasi sinceri, mentre sembra che litighino per difendere noi....ed invece, poi ti accorgi, che siamo noi, a litigare per difendere LORO. Come capita poi, che ci picchiamo negli stadi, tra migliaia di morti di fame, per difendere 22 milionari che giocano e si divertono......poi si torna a casa ed il frigo è vuoto, la bolletta è da pagare, il mutuo...meglio non pensarci. Ma Forza Italia, Forza Inter....viva Gimondi e Adorni, Coppi o Bartali, Moser o Saronni. O Mazzola e Rivera se preferite.
Noi senza lavoro. Senza stipendi. Senza pensioni. Dopo una vita di sacrifici.
Loro come minimo 3 mila euro al mese, anche per un solo giorno di lavoro.
Per la cronaca, la votazione per abolire il vitalizio di 3 mila euro dopo 5 anni ha avuto il seguente risultato: 
22 parlamentari hanno votato SI alla Abolizione, 498 parlamentari hanno votato NO alla abolizione. 
AVETE ANCORA VOGLIA DI LITIGARE, ITALIANI SUPINI???
RIFLETTIAMOCI BENE QUESTA VOLTA PRIMA DI LITIGARE, PRIMA DI ANDARE A VOTARE. STIAMO VOTANDO PER LORO O STIAMO VOTANDO PER NOI?
VIVA L'ITALIA. VIVA IL PAPA. EVVIVA E LUNGA VITA AL RE !!! (QUALE?? NON IMPORTA, CHIUNQUE SIA, SEMPRE SUOI SERVI RESTEREMO).

CERCASI IDENTITA': IL MOVIMENTO 5 STELLE SI RIUNISCE IN ASSEMBLEA PROVINCIALE

Ieri, a Pergusa, all'Hotel "La Giara", lunga ed animata riunione dei Cittadini del Movimento degli "Amici di Beppe Grillo".

Si è tenuta a Pergusa, la seconda riunione Provinciale del Movimento 5 stelle, della Provincia di Enna. A tenere banco, inevitabilmente, la mancata candidatura degli attivisti Maria Carmela De Luca di Piazza Armerina, e Francesco Lanza di Regalbuto, al Senato della Repubblica nelle prossime politiche 2013, dovuti sembra, per motivi di "natura tecnologica", probabilmente legati a disservizi verificatisi nel sistema informatico centralizzato, gestito dalla Staff di Beppe Grillo. Incidenti "casuali", che però non hanno convinto la maggior parte degli attivisti intervenuti.
Nonostante un ordine del giorno piuttosto articolato, che prevedeva tra l'altro, la rielezione di alcuni organi interni al movimento, sia organizzativi che operativi, l'intera giornata (dalle 10.30 alle 18.30), è stata dedicata ad analizzare quelle che potranno essere le conseguenze per lo sviluppo del Movimento nella provincia Ennese, vista, appunto la mancanza di candidati locali, che, in periodi elettorali, rappresentano sempre e comunque dei punti di riferimento per gli elettori. Sembra messo decisamente in crisi, il brillante risultato delle recenti Elezioni Regionali, che ha visto il Movimento 5 Stelle, superare la soglia dei 10 mila voti.
La presenza di due candidati, Giarrusso e Currò, del collegio Sicilia 2, (quello che comprende la Provincia di Enna), provenienti da Catania, che con i loro interventi, hanno tentato di rassicurare gli attivisti intervenuti, circa il loro futuro impegno, alla risoluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra Provincia, è stato compito non facile, ed il risultato non è stato, com'era facile prevedere, esauriente sotto nessun punto di vista. I dubbi e le perplessità su come proporre nei nostri comuni, dei Candidati "forestieri", seppur eccellenti professionisti, restano nel cuore di tutti. Il nostro territorio, per caratteristiche sociali, culturali, morfologiche e logistiche, fatica non poco, ad affrancarsi da "vecchie logiche" elettorali che prevedono necessariamente la presenza di candidati radicati (il più delle volte, peraltro, con effetti "dannifici e clientelari" per lo sviluppo) e conosciuti, che nonostante la totale mancanza di risultati sostanziali da sempre, restano comunque dei rassicuranti feticci umani, per gli elettori.
Ma, le perplessità degli attivisti del Movimento 5 stelle, hanno ben donde a sussistere. 
"Siamo la provincia babba. Come sempre e per sempre". "Il Movimento crollerà, sull'avanzata del Pd, che farà delle Primarie VERE, candidando moltissimi giovani di valore e propositivi, scelti anche tra i neo laureati alla Kore di Enna, che da anni, tutti sappiamo essere una palestra politica al servizio di controversi personaggi della Provincia, come Elio Galvagno, Cataldo Salerno ed in primis Mirello Crisafulli, che potrebbe in questo modo crearsi dei CLONE, che gli permetteranno, dietro le quinte, di proseguire una immortalità politica, della quale, la nostra Provincia non ha assolutamente bisogno, e sulla inevitabile ed imminente riorganizzazione del PDL.
Non tutti gli attivisti, però, sono d'accordo, su questa tesi, a metà strada tra il realismo ed il pessimismo.
"Sono certo che miglioreremo il risultato delle Regionali", afferma Angelo Pilotta, brillante Delegato del comune di Barrafranca, "gli elettori sono maturi per attenzionare i programmi ed i propositi del movimento, e l'esempio delle "promesse mantenute", dei nostri 15 deputati all'ARS, in particolare del nostro Vicepresidente Vicario Antonio Venturino, ci aiutano in questo difficile compito".
"Questo è il momento di sapere fare un passo indietro, e mi appello al senso di appartenenza dei nostri Attivisti, ma la questione è semplicemente "parcheggiata", afferma nel suo intervento di apertura Antonio Venturino, che ieri ha presenziato nella fase mattutina della Riunione, "ma subito dopo l'esito del voto chiederemo conto e ragione di ciò che è successo, affinchè mai più si verifichino cose del genere. La questione è solo rinviata".
Sin qui brevemente, la cronaca sommaria, della convulsa giornata, ma sono ben evidenti, all'interno del movimento in provincia di Enna, delle crepe, che se non sanate tempestivamente, però, potrebbero diventare come le piccole scheggiature di un parabrezza, che pian piano si allungano, sino alla completa frantumazione.
Molta attenzione, con punti di vista e pareri contrapposti, ha suscitato un documento, di "richiesta di chiarimenti", stilato dall'attivista Ennese, Manuela Acqua, da inviare a Beppe Grillo, nel quale vengono stigmatizzati alcuni dei momenti attuali del Movimento, che non convincono tutti, e che andranno approfonditi e discussi. Il documento evidenzia tra l'altro anche alcuni preoccupanti casi di presunta "Parentopoli", avvenuti in Sicilia, alla luce delle candidature per le prossime Politiche 2013, e la preoccupazione per i noti casi di espulsione dal Movimento 5 stelle, dei dissidenti Favia e della Salsi.
Anche sulla sottoscrizione del documento gli Attivisti si sono divisi, nonostante il carattere assolutamente "interno al movimento" del documento stilato stilato dalla Dr.ssa Acqua.
"Accettare certe situazioni, che abbiamo duramente contestato nella vecchia politica e che hanno creato negli anni le venefiche lobby "familiari", negli apparati politici, amministrativi, universitari e finanziari, sia in Sicilia che nell'Italia intera, significa creare dei pericolosi precedenti e delle eccezioni, che nel tempo si ritorceranno verso il Movimento in maniera imprevedibile, che potrebbe rivelarsi anche devastante", è stato da più parti affermato in diversi interventi.
Insomma, il Movimento 5 stelle in Provincia di Enna, è alla faticosa ricerca di una identità unitaria, che allo stato attuale sembra una strada certamente percorribile, ma tremendamente in salita.
Gli attivisti, si riuniranno on-line nei prossimi giorni per organizzare i "FIRMA-DAY", come già stà avvenendo in tutta Italia, per la presentazione delle liste elettorali.
Erano presenti i delegati di Assoro, Catenanuova, Enna, Piazza Armerina, Barrafranca, Leonforte, Villarosa, Regalbuto e Troina. Ancora assenti Nicosia, Gagliano, Agira, che pure hanno dei Delegati al Movimento.
Hanno brillantemente moderato la Riunione, gli attivisti Luciano Mingrino e Carla Linguanti.