martedì 18 giugno 2013

GRILLO, LE REGOLE E LA LEGALITA' IN UN' ITALIA MAFIOSA!!

Sono in molti a manifestare gioia e felicità per la scombinata situazione attuale del M5S. Ma sarebbe migliore, un'Italia senza il movimento di Grillo e dei cittadini?

Se davvero ci fosse una diffusa onestà intellettuale, nel nostro paese, l'opinione pubblica dovrebbe difendere a spada tratta un tesoro prezioso, quale è il M5S.
Al di là della efficacia, della organizzazione.....al di là dei proclami di Grillo, delle epurazioni, dei diktat.....oltre le disfunzioni del web e delle impacciate auto presentazioni in video dei candidati al parlamento ed al senato, ed oltre anche alle rendicontazioni ed agli scontrini, siamo sicuri che distruggere il "sogno", che questo movimento ha rappresentato, sia un bene per l'Italia e per gli Italiani? Cerchiamo di essere sinceri, le elezioni Nazionali, avevano fatto registrare una impennata nelle percentuali dei votanti, proprio per la "speranza" che 9 milioni di Italiani avevano riposto in quella che viene giustamente definita: "l'ultima spiaggia della democrazia". Oltre il M5S, il cambiamento prende l'inquietante nome di: RIVOLTA E GUERRA CIVILE.
Non illudiamoci. Beppe Grillo, con i suoi "VAFFA", con le sue urla, ha scatenato e rovesciato dal palco, in ogni città, borgo, località toccata dallo "TZUNAMI TOUR" (arrivato a 3 edizioni in nemmeno 9 mesi), la rabbia degli italiani. Gli Italiani hanno urlato con la sua voce. Gli Italiani, si sono dimenati con il corpaccione di Beppe, protestando contro le ignobili e vergognose "combine" che la casta, opulenta di privilegi indecenti ed immorali, ha perpetrato e perpetuato negli anni, ai danni di tutti noi. Beppe, con i suoi "utili idioti", presenti con lui, sui palchi di tutta Italia, ci ha detto che si può fare politica senza le volgari somme di denaro che arricchiscono partiti, senatori, deputati di ogni ordine e grado, che in cambio, hanno portato l'Italia sull'orlo di un baratro, dal quale, cari amici, ricordiamocelo bene, si potrà uscire solo con una rivolta globale, dei cittadini contro il potere nazionale, europeo, delle banche e dell'informazione.
Siamo davvero certi che quel 50% di Italiani, che si è astenuto dal voto, anche perchè, a torto od a ragione, deluso dalla inefficacia del M5S, nelle varie fasi successive al successo elettorale, continuerà a stare alla finestra, guardando lo scempio delle azioni della CASTA, subendo ogni sorta di ingiustizia sociale, morale, economica, ed aspettando quietamente l'estinzione, in nome della pace? O stà già covando in Italia il sentimento di una nuova Grecia, o peggio ancora una Turchia. Quanto potrà durare la pazienza di un popolo sottomesso, deluso e disperato al quale viene tolta anche l'ultima speranza di un riscatto "pacifico" contro i soprusi e le ingiustizie, di uno STATO, nel quale nessuno più si identifica e nel cui istituto nessuno più confida? Rappresentato da Governi che si succedono, una volta di destra, una volta di sinistra, senza che nulla, proprio ed assolutamente nulla cambi? Ieri sera, a Piazza Pulita, Buttafuoco ed Oliviero Toscano, ribadivano seppur su posizioni, divergenti, che l'Italia è un PAESE MAFIOSO. Perchè c'è qualcosa, in Italia, che è peggio di Riina o Provenzano, o del superlatitante mondiale Messina Denaro, ed è la politica della copertura  e delle garanzie alla mafia. La politica della corruzione, delle collusione. La politica degli sprechi e dei disservizi. La politica del malgoverno da 70 anni, che negli ultimi 20, ha toccato punte di indecorosa gestione della "cosa pubblica", come forse in nessun paese del mondo cosiddetto civile. Questo è il vero cancro della nazione. La nostra politica e coloro che la rappresentano.
Beppe Grillo, aveva dato una speranza nuova alla quale, gli italiani, numerosi, hanno guardato.
Ma questa speranza scomoda, doveva essere distrutta.
In parte il M5S, ci ha pensato da solo. Querelle sull'endorsement a Bersani. La vicenda dell'elezione del Presidente della Repubblica. Le vicende degli scontrini, e delle rendicontazioni. Una gestione mediatica oltranzista e pessima sotto molti punti di vista. Le epurazioni avvenute e quelle in corso. Certo....i grillini non si sono fatti mancare nulla. Ma non bastava. Ci voleva il "timbro" dell'informazione di regime. L'informazione di Stato, a tutela non delle classi deboli ma dei poteri della casta. L'informazione demolitoria, spesso bugiarda, il più delle volte, manipolatrice della realtà. Il M5S, deve essere distrutto, questo è l'imperativo......ma perchè?
Semplice. Perchè restituisce il denaro dei rimborsi elettorali. Perchè rifiuta i pubblici contributi ai partiti (grazie ai quali si mantengono apparati ignobili e clientelari). Perchè si batte per abolire i contributi pubblici ai giornali. E quindi, perchè mai, i partiti e l'informazione dovrebbero essere oggettivi verso il M5S? Non potranno esserlo mai. L'affermazione del movimento, equivale a rappresentare il completo sovvertimento delle loro abitudini sporche e collusorie. Quindi, VIVA VIVA LA MORTE DEL M5S.
Ma cari amici, poniamoci e ponetevi una semplice domanda: 

UCCIDERE L'ULTIMA SPERANZA PACIFICA DELLA GENTE CI CONVIENE?
CI CONVIENE VERAMENTE? VOGLIAMO UN'ALTRA TURCHIA? O PEGGIO?

MEDITIAMO GENTE. MEDITIAMO.






5 commenti:

  1. a Piazza Armerina, le sue urla e voci non hanno avuto un effetto benefico, anzi molti indecisi e delusi PD, si sono decisi a non votare M5S.
    ciao.

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    1. Non è stato un buon comizio. Concordo.....

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    2. Però il mio articolo voleva avere una visione più ampia

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  2. A me il comizio di Grillo è piaciuto, ha parlato della politica nazionale, di quello che stanno facendo. Ma non c'era bisogno che lo spiegasse, si avverte nettamente la rapida ritirata in consulta dei poteri politici, per salvarsi in qualunque maniera possibile, solitamente alle nostre spalle.
    La tele, una volta verificato che i quiz sono scesi ai livelli degli scemi da bombardamento, parla solo di gossip, e per vedere uno straccio di film decente bisogna noleggiare.
    Ecco! Sarebbe una bella alternativa noleggiare anche i TG regionali e nazionali. Prenderli magari interattivi, con 3o4 finali diversi, impostare un certo numero di nomi di politici locali, menzionandoli a casaccio, nel percorso di un virtuale gioco del monopoli seguendo l'itinerario dettato dai dadi.
    Tutto sarebbe meglio delle fandonie che i cronisti ci obbligano ad ascoltare giornalmente, anche nostro malgrado.
    sembrerà bizzarro quanto ho scritto, ma se ci pensate, capirete che perfino in un gioco è garantita la certezza delle regole, a chi capita di finirci, è costretto ad andarci in galera, e saltare un giro.
    G.

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  3. Gentile Massimo,

    il tuo discorso è minato dalle fondamenta. Quella sfilza di OLTRE che inanelli nella seconda frase sono proprio i motivi per cui il M5S, a livello nazionale, ha dilapidato un patrimonio di fiducia "rabbiosa" che gli elettori avevano consegnato con il voto delle politiche. A questo si è aggiunto un processo "proiettivo" rispetto alle realtà locali di cui la vostra "Stalingrado" è una metafora. Parma non è stata aperta come una scatoletta di tonno e trasformata nel paese dei sogni. Sistanno cercando soluzioni sostenibili a costi sociali elevati, non si è potuto fermare l'inceneritore, etc etc.
    Infatti, quello che dal mio modesto osservatorio rilevo, il M5S a volte sembra dimenticare è che la politica è il modo attraverso cui componendo interessi contrapposti, si giunge ad una soluzione di sintesi. Invece, la strategia pentastelluta sembra opposta ovvero rendendo sempre binario il discorso/sfida si cerca sempre il Si/No i Buoni/Cattivi il Dentro/Fuori. Questo processo è diventato un arte tanto da dicotomizzare il MoVimento stesso : talebani/dialoganti etc etc. trasformandosi in una specie di babele in salsa internettiana piena di figure davvero "colorite".
    A livello locale, senza addentrarsi nei meandri melmosi di quella "baracconata" del comizio, l'effetto Venturino si è fatto sentire. Mi spiego meglio. Con quale faccia Agostino Sella - che è stato uno degli sponsor più brillanti dell'ascesa di Antonio alla ARS - poteva rappresentare concretamente una candidatura "trustable"?
    Dopo aver sbandierato, attraverso il suo seguitissimo blog e articoli di giornale, ogni sua azione (di Venturino) come il "maglio" del cittadino, e di quello piazzese per orgoglio, contro la partitocrazia, dopo aver parlato di un fatto storico per la città e per la sua storia di rappresentanza politica, dopo aver invocato il "cittadino Antonio" come la panacea di ogni male del palazzo palermitano, come poteva essere LUI il vostro candidato "FORTE"?
    Non mi esprimo per mancanza di elementi sulla composizione del M5S a Piazza Armerina che si è configurato, in prima approssimazione" come una specie di forza centripeta di esperienze che vanno dal movimentismo (rete) al berlusconismo liberal passando per tendenze autoritarie ben più "complesse" incarnate dai più giovani, a oggetti appartenenti ad area dipietrista. Ovviamente quando si fanno candidature su internet con pochi scambi su Youtube (tipo parlamentarie e porcellum per intenderci) si può dare un'immagine di se molto diversa. Ma in un centro relativamente piccolo come PIazza le biografie politiche ed umane concorrono molto più fortemente a raggranellare consenso che slogan, servizi fotografici o video rappresentazioni di realtà alternative.
    Senza contare che, sempre nella logica del se fosse accaduto, ci sarebbero un'altra carrellata di domande...
    Quale è stata l'attività concreta di un movimento in cui la litania fissa è stata "tutti a casa"? Il programma partecipato da quanti è stato davvero compreso come pratica di democrazia diretta? Quali scenari concreti si sarebbero potuti configurare rispetto ad un vostro successo elettorale? I "consigli da Palermo" vi avrebbero consegnato ad un immobilismo "in miniatura" della situazione nazionale?
    Beh, le risposte a tutte queste domande sono facili da trovare o argomentare adesso. Difficile sarebbe stato trovare risposta prima dei fatti.
    Concludo dicendo che ho votato convintamente Venturino alle regionali e, altrettanto convintamente, NON ho votato M5S alle comunali ed alle politiche, astenendomi.

    Emile Zola

    p.s. Tsunami si scrive con la "S" e non con la "Z" ;)

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