Lo "zio" Pino, una infinita storia di note, che hanno raccontato praticamente tutto, come un sogno, come una favola.

Dopo il classico "TUMPF", dell'atterraggio della testina sul disco, ed il leggero fruscio (che nostalgia), dalle casse, escono le note di "Je sto' vicino a te", e la mia vita non fu più la stessa. Mi innamorai subito. Pensai e subito URLAI: Gino Vannelli? Billy Joel? No no, non ci posso credere...."chist' è nu' mostro", ed era pure di Napoli. Il Massimo.

Il jazz, il funky, il blues, il rock, i samba, le atmosfere cubane, i caraibi, i calipso, i cha cha cha, ed ancora gli archi, i cori, e le sue chitarre battenti medievali. La sabbia del deserto, le periferie metropolitane, la solitudine sul mare, l'infinito guardato da una collina di sera. La sua musica, è stata solo gioia e felicità. Felicità in ordine sparso, lungo tutti questi anni, attraverso tutti i momenti c'aggie passato, lungo tutte le autostrade c'aggie affrontato come "muri di felicità", le persone che ho incontrato, e le storie che ho vissuto. Ogni buon giorno, ed ogni buona notte, anche per un solo istante, hanno trattenuto qualche nota dello zio. Lui è stato il filo conduttore artistico, umano e di sentimenti veri, che mi hanno tenuto Napoli (Napul'è), vicina vicina, e che ha colorato di arcobaleno tutti i tramonti che ho guardato. Che ha dato melodie orientali al vento (Vient...) che ho ascoltato, tra le montagne o in riva al mare.
Tra la folla o nella mia impagabile solitudine, prendere tra le mani la chitarra per suonare le sue canzoni, ancora oggi, resta un momento caldo ed appassionato.
Tra la folla o nella mia impagabile solitudine, prendere tra le mani la chitarra per suonare le sue canzoni, ancora oggi, resta un momento caldo ed appassionato.
E quando, ancora oggi, guardo negli occhi, chi mi ascolta e mi sorride, un po' mi viene da pensare, che insieme, abbiamo fatto una piccola cosa buona. Pino non lo sà che io ci sono. Non lo sà che io esisto. Non sà quanta strada abbiamo fatto. Ma siamo stati insieme lo stesso. Lui a scrivere, ed io a raccontare le sue emozioni. Che poi, è stato un pò quasi come se le sue canzoni fossero diventate le mie. Tanto che, mi sembra a volte, di averle scritte io.
Ma le ha scritte lui, e fin quando lo farà, fin quando scriverà, essere il suo "sconosciuto" menestrello, sarà una gioia che darà al mio cuore, il calore dell'amore....e a chi mi ascolta, un pensiero leggero, che invade l'anima, e veloce, vola via. Un piccolo momento di felicità. Un sorriso che non costa niente e che resta dentro.
La mia vita, senza di lui, sarebbe stata diversa, e senza dubbio, per niente migliore.
PER TUTTO QUANTO HAI FATTO, E PER QUANTO CI HAI SAPUTO E CI SAPRAI ANCORA REGALARE: GRAZIE ZIO. GRAZIE PINO DANIELE. PER SEMPRE.
Ma le ha scritte lui, e fin quando lo farà, fin quando scriverà, essere il suo "sconosciuto" menestrello, sarà una gioia che darà al mio cuore, il calore dell'amore....e a chi mi ascolta, un pensiero leggero, che invade l'anima, e veloce, vola via. Un piccolo momento di felicità. Un sorriso che non costa niente e che resta dentro.
La mia vita, senza di lui, sarebbe stata diversa, e senza dubbio, per niente migliore.
PER TUTTO QUANTO HAI FATTO, E PER QUANTO CI HAI SAPUTO E CI SAPRAI ANCORA REGALARE: GRAZIE ZIO. GRAZIE PINO DANIELE. PER SEMPRE.
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