“Il Consiglio Comunale di Piazza Armerina, vada incontro ai cittadini e fornisca le giuste direttive sulla vicenda delle Bollette TIA che stanno arrivando in questi giorni a tutti i cittadini piazzesi. Il Movimento 5 Stelle Piazza Armerina chiede la celebrazione di un Consiglio comunale straordinario e urgente in cui verifichi se l’operato della Ato EnnaEuno in liquidazione non sia nuovamente inficiato da vizi o illegittimità. In questo momento i cittadini sono spaesati e non sanno cosa fare. Non è possibile che i cittadini siamo sempre l’ultima ruota del carro. In attesa di risposte da parte del Consiglio Comunale, segnaliamo ai cittadini che in data 18 Gennaio 2012 alle ore 18, presso la nostra sede in Via Filippo Guccio (di fronte corpo forestale) si terrà un’assemblea pubblica per discutere di questa problematica”.
Ormai da qualche settimana i piazzesi (come in molti comuni dell’ennese) stanno ricevendo una lettera raccomandata a.r. consegnata da Smart post, operatore di poste private, inviata da EnnaEuno SpA in liquidazione, a firma del Funzionario Responsabile ing. Roberto Palumbo. La missiva spiega che per l’anno 2006 la Società mittente ha svolto il servizio di raccolta dei rifiuti e chiarisce come detto servizio è qualificato come di carattere pubblico e, pertanto, deve essere svolto nel rispetto dei principi igienico-sanitari.
Nella stessa missiva facendo riferimento ad una eventuale compensazione dei crediti-debiti risultanti, da rinviare ad altra fattura, la Società avverte che decorso infruttuosamente il termine di trenta giorni dalla prima scadenza si provvederà al recupero coattivo.
In allegato alla predetta lettera è parimenti inviata una nota di credito a storno di quanto richiesto per il servizio del 2006 e con il medesimo numero è emessa una nuova fattura che si riferisce alla tariffa applicata per l’anno 2006 per la raccolta dei rifiuti, a cui aggiungersi una addizionale provinciale del 3%.
Non sfuggirà ad una attenta analisi dei bollettini che l’incasso del corrispettivo chiesto dalla EnnaEuno spa in liquidazione è da indirizzarsi a: ANDREANI TRIBUTI SRL – TIA 2006 – ENNAEUNO.
Ancora è il caso di rammentare che il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia con la sopra richiamata pronuncia ha statuito che sino all’emanazione del Regolamento da emanarsi secondo l’art. 238 comma 6 del D.Lgs 3/4/2006 e fino al compimento degli adempimenti per l’applicazione della tariffa continuano ad applicarsi le discipline dei regolamenti vigenti. In altre parole gli aumenti tariffari delle Ato sono stati dichiarati illegittimi perché in violazione delle norme di legge.
Quanto sopra non farebbe una piega se non si fosse in presenza di una Società in liquidazione, ovvero una società depotenziata dei poteri, la quale agisce in pendenza di annosi contenziosi avviati dall’utenza nei Suoi confronti, attesa la pervicacia nel resistere su posizioni, successivamente dichiarate non corrispondenti alla Legge.
In detti contenziosi, ai più, è noto come è stato quasi impossibile ai vittoriosi recuperare le spese di giustizia proprio in danno dell’Ato.
Inoltre si chiede come mai l’importo del servizio va adesso pagato ad una società privata quale la Andreani Srl, e soprattutto sulla base di quale rapporto sotteso ed autorizzato da chi?
Ormai da qualche settimana i piazzesi (come in molti comuni dell’ennese) stanno ricevendo una lettera raccomandata a.r. consegnata da Smart post, operatore di poste private, inviata da EnnaEuno SpA in liquidazione, a firma del Funzionario Responsabile ing. Roberto Palumbo. La missiva spiega che per l’anno 2006 la Società mittente ha svolto il servizio di raccolta dei rifiuti e chiarisce come detto servizio è qualificato come di carattere pubblico e, pertanto, deve essere svolto nel rispetto dei principi igienico-sanitari.
Nella stessa missiva facendo riferimento ad una eventuale compensazione dei crediti-debiti risultanti, da rinviare ad altra fattura, la Società avverte che decorso infruttuosamente il termine di trenta giorni dalla prima scadenza si provvederà al recupero coattivo.
In allegato alla predetta lettera è parimenti inviata una nota di credito a storno di quanto richiesto per il servizio del 2006 e con il medesimo numero è emessa una nuova fattura che si riferisce alla tariffa applicata per l’anno 2006 per la raccolta dei rifiuti, a cui aggiungersi una addizionale provinciale del 3%.
Non sfuggirà ad una attenta analisi dei bollettini che l’incasso del corrispettivo chiesto dalla EnnaEuno spa in liquidazione è da indirizzarsi a: ANDREANI TRIBUTI SRL – TIA 2006 – ENNAEUNO.
Ancora è il caso di rammentare che il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia con la sopra richiamata pronuncia ha statuito che sino all’emanazione del Regolamento da emanarsi secondo l’art. 238 comma 6 del D.Lgs 3/4/2006 e fino al compimento degli adempimenti per l’applicazione della tariffa continuano ad applicarsi le discipline dei regolamenti vigenti. In altre parole gli aumenti tariffari delle Ato sono stati dichiarati illegittimi perché in violazione delle norme di legge.
Quanto sopra non farebbe una piega se non si fosse in presenza di una Società in liquidazione, ovvero una società depotenziata dei poteri, la quale agisce in pendenza di annosi contenziosi avviati dall’utenza nei Suoi confronti, attesa la pervicacia nel resistere su posizioni, successivamente dichiarate non corrispondenti alla Legge.
In detti contenziosi, ai più, è noto come è stato quasi impossibile ai vittoriosi recuperare le spese di giustizia proprio in danno dell’Ato.
Inoltre si chiede come mai l’importo del servizio va adesso pagato ad una società privata quale la Andreani Srl, e soprattutto sulla base di quale rapporto sotteso ed autorizzato da chi?
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