IL PRINCIPIO DELLA COSTRUZIONE DELLA CASA DEL SUCCESSO.
Il SUCCESSO, in qualunque campo della vita, non si improvvisa. Esso è frutto di una serie di processi che prima di ogni cosa, hannno origine nella mente di ognuno di noi. Prendiamo il successo negli studi. Nessuno diventa Ingegnere, o Avvocato o Architetto, se non lo abbia prima desiderato e fortemente voluto. Od il successo nello sport. Nessuno diviene campione se non abbia sognato e desiderato concretamente di esserlo. Carl Lewis, quando vinse la sua prima Olimpiade, disse che il giro di campo dopo la finale dei 100m piani, con il pubblico in piedi che lo applaudiva, lo aveva sognato sin da bambino. E spesso si allenava, correndo con le cuffie nelle orecchie, che riproducevano degli applausi infiniti di fine gara, di qualche altro campione. Di qualche altra sfida vinta. Nella musica, nella ricerca, negli affari....il successo, lo si dev in primo luogo DESIDERARE. E DESIDERARLO fino poi, VOLERLO FORTEMENTE. Al punto da essere capace di annullare qualunque altro fine o distrazione nella nostra vita che non IL NOSTRO SCOPO. IL NOSTRO OBBIETTIVO. CHIARO E DEFINITO. Ma questo ovviamente non può bastare. Esiste quindi una vera e propria ricetta del successo. Si. Una vera e propria ricetta come un Pan di Spagna. Una ricetta fatta soprattutto di ingredienti che si chiamano fattori INTERIORI. Perchè se non si ha nulla, ma proprio nulla DENTRO, si può essere certi che nulla, ma proprio nulla uscirà FUORI. Ora non voglio dilungarmi sulla famosa ricetta del successo (che è fatta di ingredienti semplicissimi, ma per niente facili da lavorare). Ma a grandi linee, voglio fare un parallelismo, perchè è questa la mia intenzione, tra amministrare bene una cittadina, e la costruzione di una casa.
Bene, ognuno di voi, immagini di avere un terreno, di una adeguata dimensione, di proprietà. E di volerci costruire sopra la propria casa. Andiamo ad esaminare quali sono i passi, per realizzare questo sogno. Intanto....bisogna far si, che si tratti proprio di un "sogno-reale". Un sogno reale, non è altro che un sogno da volere fortemente realizzare, perchè se ne ha un forte bisogno. Per cui, il BISOGNO, o la NECESSITA', (e quindi per contro, la mancanza di quella casa), sono un handycapp, ma che si trasformano paradossalmente in una straordinaria molla motivazionale. Poi, bisogna valutare il capitale che si ha a disposizione. Tra denaro posseduto, ed eventualmente denaro che può provenire dall'esterno. Un prestito od un mutuo bancario, un aiuto da parte dei genitori, quindi a fondo perduto, oppure del denaro che si è certi di guadagnare magari nell'arco del tempo. Non è detto infatti che la casa si debba realizzare in 6 mesi. Ma in base alle possibilità economiche, si può pensare e quindi a prevedere, ad un progetto che possa durare anche 4 o 5 anni perchè si realizzi. Fatti i debiti conti, a questo punto si interpellano dei professionisti.
Il GEOLOGO, che possa studiare la natura del terreno e che quindi faccia la sua bella relazione. Poi, l'ARCHITETTO, che anche in base alle nostre indicazioni sull'uso, e sulla disponibilità economica, curerà i primi aspetti progettuali ed estetici, le rifiniture e quant'altro. Si comincerà a definire la dimensione, la cubatura, se si tratta di una villetta ad uno o due piani, più la mansarda, e magari con una parte interrata, che faccia da zona garage e cantina o deposito. Definiremo se l'aspetto lo preferiamo post moderno, oppure rustico, o classico, e piano piano nascerà la nostra casa, sulla carta. Potremo apportare in fase progettuale delle modifiche, o estetiche o funzionali o tecniche, legate aigli impianti elettrici, idraulici. Oggi spesso si integrano sistemi di smaltimento o riciclo dei rifiuti. Si prevedono i collegamenti esterni. Si prospettano impianti di produzione energia ecosostenibile. Insomma, tra una proposta ed una verifica, finalmente ci troveremo dinanzi ai disegni, agli esecutivi ed al plastico della nostra casa. A quel punto, dovremo cercare la Ditta a cui affidare i lavori, che a sua volta incaricherà le ditte tecniche degli impianti. Al momento di firmare il conferimento alla Ditta che prende l'appalto, sappiamo già a grandi linee che la casa ci verrà consegnata tra 2 o 3 o 4 o 5 anni. Sappiamo quindi, qualè la tabella di marcia. E potremo man mano nel tempo, controllare se siamo in anticipo, od in ritardo o in perfetta tabella di marcia con quanto si era previsto a monte.
Gli scavi. Le fondamenta. Lo scheletro. I Muri interni. Le divisioni degli spazi. Le aperture. Il tetto. E poi ancora la facciata, i colori, i materiali. Ed ancora gli arredi ed i complementi. E poi il verde. Il giardino, il prato, le piante, a gli arredi esterni.
Finalmente dopo un certo numero di anni, previsto e pianificato dall'inizio, la nostra casa sarà terminata. Se tutto è stato pianificato perfettamente, ivi compreso eventuali tempi di ritardo, dovuti a qualche errore di esecuzione o ad ventuali imprevisti, anche dal punto di vista economico, messi in preventivo, non soffriremo grandi difficoltà perchè tutto si sarà svolto secondo una pianificazione perfetta, ed in linea con le nostre reali possibilità.
BENE. AMMINISTRARE LA NOSTRA CITTA' E' ESATTAMENTE QUESTO.
COSTRUIRE LA NOSTRA CITTA' DEL SUCCESSO COME SI COSTRUIREBBE UNA CASA.
IL PROGETTO E' ALLA BASE. ED E' QUELLO CHE DA NOI NON ESISTE.
Poi si possono definire tempi, modi, possibilità economiche. Ma prima cosa dobbiamo avere chiaro il progetto. A quale necessità si debba andare incontro. Quali requisiti, si debbano rispettare o difendere. Quali evoluzioni si debbano raggiungere. Come sarà gestita una volta realizzata.
Poi si possono definire tempi, modi, possibilità economiche. Ma prima cosa dobbiamo avere chiaro il progetto. A quale necessità si debba andare incontro. Quali requisiti, si debbano rispettare o difendere. Quali evoluzioni si debbano raggiungere. Come sarà gestita una volta realizzata.
ECCO PERCHE' NESSUNA AMMINITRAZIONE PIAZZESE POTRA' MAI REALIZZARE NULLA. PERCHE' NON C'E' UN PROGETTO DAGLI SCAVI AL TETTO. CHIUNQUE ARRIVA DECIDE DI FARE QUALCOSA....FORSE.
COSI' NON SI RIUSCIRA' MAI E DICO MAI A VENIRNE A CAPO.
E resteremo sempre li'....a litigare....a discutere....magari, paradossalmente sperando nelle stesse cose, e dicendo le medesime parole. Alla base, senza progetto, non si và da nessuna parte.
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